Società

Pubblicato il 5 Dicembre 2016 | di Giuseppe Nativo

0

Così l’etichetta tutela tutti noi consumatori

Fare la spesa è un adempimento così quotidiano che, spesso, non facciamo caso al fatto che alcuni prodotti potrebbero essere diversi da quelli generalmente acquistati in quanto contraffatti. In buona sostanza si tratterebbe di un prodotto che ha il nome, il marchio o alcuni segni che ci ricordano il prodotto che noi consumiamo, ma non è quello, traendoci così in inganno!

Risulta, pertanto, necessario conoscere alcune definizioni. La contraffazione è la creazione di un prodotto industriale con nome, marchi o segni distintivi che ingannano il consumatore. La sofisticazione è l’aggiunta di sostanze estranee al prodotto allo scopo di migliorare l’aspetto o coprirne difetti. La falsificazione è la sostituzione totale di un alimento con un altro di qualità inferiore.

Da ciò emerge l’esigenza dell’etichettatura del prodotto. Per esempio, una norma volta a tutelare il consumatore è quella relativa all’ etichetta degli agrumi che deve indicare le sostanze chimiche e i conservanti usati nei trattamenti dopo la raccolta.

L’obiettivo dell’etichettatura è anche quello di fornire una migliore informazione al riguardo. Ciò assume una particolare importanza se consideriamo il fatto che, a differenza dei frutti a buccia sottile, gli agrumi (arance, mandarini, limoni) potrebbero essere trattati con dosi molto elevate di sostanze chimiche e la loro buccia potrebbe, in qualche modo, entrare a far parte dell’alimentazione umana. Inoltre, i limiti massimi applicabili ai residui di una sostanza chiamata “2-fenilfenolo” (additivo alimentare utilizzato per il trattamento a cera delle superfici degli agrumi) sono fissati a un livello maggiore per gli agrumi rispetto ad altri frutti.

L’ etichetta, dunque, deve essere sempre presente. Una piccola eccezione sembrano averla i prodotti dolciari venduti direttamente nei laboratori. Per tali prodotti è prevista la commercializzazione anche senza etichetta, purché sul banco di vendita sia presente un cartello che indichi la denominazione di vendita e la lista degli ingredienti.

 

Tags:


Autore

Pubblicista. Appassionato di storia locale. Nel 2004 ha pubblicato un libro sulla Inquisizione in Sicilia nel XVI secolo, con particolare riferimento alla Contea di Modica. Collabora a diverse testate cartacee e on line.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna Su ↑