Società

Pubblicato il 22 Dicembre 2016 | di Redazione

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Educare i giovani all’amore Il consultorio entra a scuola

Lo scorso 2 aprile l’avvio del progetto di educazione all’affettività e alla sessualità “RaccontiAmo il corpo in 5 parole” ha dato inizio ad un nuovo capitolo per il consultorio familiare di ispirazione cristiana di Vittoria, che raggiunge l’obiettivo di rivolgere la sua azione anche alla crescita delle nuove generazioni.

Il progetto ha coinvolto i ragazzi delle terze classi della scuola secondaria di primo grado dell’istituto comprensivo Portella della Ginestra di Vittoria, ed è stato inserito nell’ambito delle iniziative volte alla promozione della salute.

Com’è ben noto, il passaggio dalla fase infantile a quella adolescenziale è un momento di transizione molto importante nella vita di ogni ragazzo. Tale fase, denominata preadolescenza, è intrisa di cambiamenti che coinvolgono diversi aspetti del nostro Essere: biologici, cognitivi, emotivi, relazionali e sociali. In una società come quella attuale, improntata sull’apparire uguali agli altri e non sull’essere unico e irripetibile, il progetto ha avuto come obiettivo finale quello di indurre i ragazzi a raggiungere maggiore consapevolezza di sé, gestire al meglio le proprie emozioni e i propri sentimenti, nonché acquisire una maggiore conoscenza responsabile su tutto ciò che riguarda il tema della sessualità e dell’affettività.

Il progetto si è ispirato al programma educativo Teen (adolescente) Star (stella) diretto a livello internazionale dalla professoressa Pilar Vigil. La stella a cinque punte è utilizzata metaforicamente per indicare gli aspetti della sessualità che incidono sulla persona nella sua totalità. Tali aspetti sono: fisico, emozionale, intellettuale, sociale e valoriale. A ogni incontro si è analizzato, nello specifico, uno di questi aspetti. Per tale motivo, il progetto ha visto l’alternarsi di diversi esperti: le psicologhe: Delizia Di Stefano, Rosetta Antonuccio, Eleonora Di Natale, Giovannella Donzelli, Francesca Gentile, Katia Iacona, Antonella Saracino, Alessandra Melita, Teresa Giandinoto; la pedagogista Antonella Salemi, la ginecologa Pinetta Mangione, l’ostetrica Eliana Guardabasso e l’insegnate Saro Giombarresi.

Il progetto è stato suddiviso in quattro incontri della durata di circa due ore (svolte in orario curriculare) ed ha coinvolto gli alunni in attività e dinamiche di gruppo coordinate dagli esperti, mediante l’ausilio di modalità di tipo attivo-partecipativo.

Durante il primo incontro, due psicologi hanno analizzato la dimensione culturale della sessualità mettendo a confronto il senso critico personale dei ragazzi con gli stereotipi sessuali inviati dalla nostra società. A termine dell’incontro è stato chiesto ai ragazzi di scrivere domande su dei fogliettini di carta (i quali venivano messi all’interno di una scatola chiusa, la scatola dei segreti) da porre all’ostetrica durante l’incontro successivo.

Il secondo incontro ha avuto come protagonista la dimensione biologica. Un’ostetrica, affiancata da una psicologa, ha analizzato tutti i cambiamenti concernenti il corpo umano, nello specifico ha rivolto la sua attenzione agli organi genitali e alle loro funzioni. Nella fase finale di tale incontro, l’ostetrica ha risposto alle domande inserite all’interno della scatola dei segreti.

Nel terzo incontro l’attenzione degli esperti si è concentrata nell’esaminare la dimensione emotiva e affettiva. Ai ragazzi è stato chiesto di: esprimere la propria emozione vissuta in quel momento mediante l’utilizzo di carta colorata; identificare le emozioni proposte su un cartellone e in alcune situazioni mimate.

Il quarto incontro, infine, ha posto l’accento sulla dimensione sociale e valoriale. Nello specifico, si è occupato di evidenziare le differenze che stanno alla base tra amicizia, amore e innamoramento. Mediante l’utilizzo di tre gomitoli di lana intrecciati tra loro e di colore diverso, ognuno rappresentante i diversi aspetti attenzionati durante l’incontro (amicizia, amore e innamoramento), i ragazzi hanno creato una rete che simboleggia, metaforicamente, come i tre aspetti siano inevitabilmente intrecciati tra loro.

Durante il primo incontro i ragazzi hanno compilato dei questionari, i quali sono stati elaborati dalla dottoressa Rosetta Antonuccio, per monitorare le conoscenze dei ragazzi sul tema della sessualità. All’interno di tale questionario è stato chiesto agli alunni se fosse stato utile aprire uno sportello ascolto, inteso come spazio dove poter parlare liberamente ed esporre i propri dubbi su tutto ciò che riguarda la sfera preadolescenziale. Le risposte a tale domanda hanno portato all’inaugurazione dello sportello ascolto per adolescenti del Consultorio Familiare di Ispirazione Cristiana.

Questo è stato un progetto che ha cercato di dare tanto ai ragazzi, nella speranza di formare individui sempre più consapevoli di ciò che si è. Si è cercato volutamente di stimolare il senso critico di ognuno dei ragazzi, promuovendo una maggiore autonomia intellettuale per una sana e corretta crescita individuale. Non bisogna mai lasciare che gli altri pensino e agiscano al posto nostro.

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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