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Pubblicato il 3 Gennaio 2017 | di Redazione

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La crisi dell’uomo politico

L’uomo politico è ridotto a promettere e a non mantenere, è costretto a dissimulare per raccogliere effimeri consensi.

Negli ultimi decenni (ma forse da molto più tempo) alcuni disastrosi eventi politici, specie in Italia, hanno riacceso il dibattito sul rapporto tra morale e politica. Tra le due si è creata una dicotomia così reale, al punto che pare evidente che per essere “uomini politici” occorre avere la carta della disonestà.

Infatti, è in atto una vera e propria crisi politica. L’uomo politico è ridotto a promettere e a non mantenere, è costretto a dissimulare per raccogliere effimeri consensi. Ma è la politica il vertice del potere? No! La politica oggi sembra inseguire il vero potere, il potere economico. E nonostante i vari codici etici, la speculazione economica, come è ovvio, non ha alcuna morale e non conosce alcun limite.

Così la politica si trova sempre a dover rincorrere il potere economico. Con una differenza: il potere economico si esercita nel vedere senza esser visti, quello politico invece ha sempre un volto che dovrebbe incarnare la volontà del popolo.

Nel largo scenario anarchico del libero mercato che insegue solo l’utile, mettendo da parte ogni pensiero politico e ogni ideologia, il divario tra ricchi e poveri diventa sempre più grande. Così a pagare questo andamento sono sempre i cittadini più disagiati, i quali o si affidano a un impotente politico, o danno tutta la colpa alla politica e al capro espiatorio di turno.

E la Chiesa che ruolo occupa in questo sfondo? Si afferma sempre come potere che cerca di arrestare le follie, di mettere ordine e di frenare il pericolo dell’affermazione del peggio. Non a caso Papa Francesco oggi sembra essere il “politico” più affidabile. L’unico uomo di grande potere che ancora riesce ad unire politica e morale (ecumenica).

La dimensione politica riuscirà ad uscire da questa crisi e ad essere una forza capace di conciliare con fermezza potere, morale e azione? Quale altra possibile soluzione potrebbe esistere per una comunità di uomini? Mentre lo strapotere economico avanza, distrugge e ingrassa, siamo chiamati responsabilmente a pensare una soluzione umana e politica per il raggiungimento di una condizione esistenzialmente più vivibile.

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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