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Pubblicato il 1 Febbraio 2017 | di Agenzia Sir

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La (ex) Provincia di Ragusa compie 90 anni

Per celebrare l’evento è stata programmata una giornata intera di eventi: si ricordano quindi i 90 anni della Provincia di Ragusa, istituita con regio decreto il 2 gennaio 1927, in scaletta due convegni per affrontare il futuro dell’ente sul piano costituzionale e legislativo nonché sullo sviluppo socio-economico di un territorio che si interroga tra un’agricoltura di qualità e un turismo sostenibile cercando di vincere la sfida dell’innovazione.

Nel 1927, in seguito all’attività politica di Filippo Pennavaria, (esponente locale di rilievo del fascismo), Ragusa venne eretta a capoluogo della provincia istituita a scapito delle aspirazioni di Modica. All’atto dell’istituzione della provincia Ragusa aveva una popolazione di poco inferiore a quella di Modica ed era divenuta un importante centro industriale ed economico. Con lo Statuto speciale siciliano del 1946 furono soppresse le provincie siciliane, e successivamente furono ricostituite nel 1963, recependo la normativa nazionale e furono trasformate in “provincie regionali” nel 1986.

territorio

Il 28 marzo 2014 fu prevista la soppressione delle 9 provincie regionali, sostituite da nove “Liberi Consorzio comunali ” e 3 aree metropolitane. E’ da dire che il libero consorzio comunale di Ragusa è un libero consorzio comunale di 320.226 abitanti della Sicilia, con capoluogo Ragusa: è subentrato nel 2015 alla soppressa provincia regionale di Ragusa.

Il consorzio ha una superficie di 1.614 km² e una densità abitativa di circa 193 abitanti per km². Vi sono compresi dodici comuni: oltre al capoluogo Ragusa, Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Ispica, Modica, Monterosso Almo, Pozzallo, Santa Croce Camerina, Scicli e Vittoria.

Ma torniamo alla celebrazione del novantennio : l’attuale Commissario Straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Dario Cartabellotta, ha inteso ‘celebrare’ l’anniversario della Provincia per riflettere con l’intero territorio, le autorità provinciali militari e civili e tutto il partenariato socio-economico sulle prospettive di una Provincia che vuole continuare ad esercitare il proprio ruolo di ‘faro’ per gli altri comuni iblei mantenendo il coordinamento di ente sovracomunale e capace anche di indicare le linee direttive per una nuova pianificazione socio-economica.

“La Provincia di Ragusa – ricorda Cartabellotta – dà l’immagine di un territorio piccolo nella estensione ma grande nell’economia e nella vitalità del tessuto sociale. Un territorio che ha spiccato il volo, non solo dall’aeroporto di Comiso, ma anche per la sua intraprendenza e vivacità imprenditoriale. Una Provincia che produce, che accetta la sfida della qualità e dell’internazionalizzazione”.

Il programma delle celebrazioni si apre il 6 febbraio alle ore 10 con una tavola rotonda sul tema “Il futuro di una Provincia nella sfida dell’innovazione tra un’agricoltura di qualità e un turismo sostenibile”. Dopo i saluti del Commissario Cartabellotta e del presidente della Camera di Commercio di Ragusa sono previsti gli interventi di Carmelo Arezzo (Presidente della Fondazione Zipelli), Giorgio Cappello (nuovo a.d. di Soaco e Presidente Regionale Piccola Industria Sicil Industria), Giovanni Iacono (presidente Svimed – Centro euro mediterraneo per lo Sviluppo sostenibile), Giovanni Occhipinti (Presidente Distretto Turistico degli Iblei) e Antonino Pirrè (Presidente di Confagricoltura Ragusa).

Nel pomeriggio alle ore 16, alla presenza della massime autorità provinciali e regionali, dei parlamentari, degli ex amministratori, dei rappresentanti istituzionale degli enti gemellati, degli altri commissari delle ex province siciliane, è prevista la cerimonia protocollare con la prolusione del Commissario Straordinario Dario Cartabellotta e gli interventi a seguire del presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, dell’assessore regionale alle Autonomie Locali Luisa Lantieri e del prefetto di Ragusa Maria Carmela Librizzi.

Subito dopo è in programma il convegno sul nuovo ruolo delle Province dopo l’esito del referendum costituzionale che ha confermato all’ente la tutela costituzionale e quindi la necessità di riscrivere la legge Del Rio. Su questo tema si confronteranno il costituzionalista Agatino Cariola, professore di Diritto Costituzionale all’Università di Catania, l’ex presidente della Provincia Franco Antoci e il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Giovanni Ardizzone.

Una considerazione importante: la provincia di Ragusa colpisce per le sue connotazioni di antichità e peculiarità dei luoghi. I dodici Comuni che ne costituiscono il territorio e che fino al 1926 formavano il circondario di Modica in provincia di Siracusa appaiono tutti legati, con alterne vicende di scorpori e riannessioni, alla storia della prestigiosa contea di Modica dei Chiaramonte e dei Cabrera che dal XIV secolo fu Stato nello Stato per le ampie autonomie che godette.

Fortissima in essa l’unità culturale per il dialetto unico in Sicilia e per la presenza di una piccola nobiltà e di una borghesia rurale diffusa di piccoli proprietari e fittavoli: questi ultimi trasformarono l’altopiano ibleo insediandovi aziende allevatrici cerealicole, le “masserie”, e disegnandolo con una fitta ragnatela di muretti a secco costruiti per consentire la rotazione agraria e il pascolo semibrado di una razza bovina particolarmente rustica e versatile: la “Modicana”. Lo splendore di questa terra ha avuto il giusto riconoscimento dall’UNESCO, ed è stata dichiarata, per i suoi veri capolavori barocchi, Patrimonio dell’Umanità.

 

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