Attualità

Pubblicato il 10 Febbraio 2017 | di Redazione

0

A palazzo Garofalo la mostra Migrantes

Prende vita nel territorio ibleo un’iniziativa di grande prestigio: la mostra interculturale d’arte “Migrantes”. Gli uffici per la Cultura, Caritas, Migrantes e Missioni della Diocesi di Ragusa hanno voluto rispondere al grido sempre più disperato di quanti sono costretti a lasciare terre e affetti e alla richiesta di aiuto di chi si trova ad accogliere, utilizzando il linguaggio universale dell’arte e coinvolgendo persone di diversa provenienza in un’innovativa esperienza interculturale. La mostra, che si avvale della consulenza scientifica della Cattedra di Dialogo tra le culture sarà inaugurata giovedì 23 febbraio, alle 19, a palazzo Garofalo, sede del museo della Cattedrale.

Espongono quaranta artisti professionisti, ma anche giovani talenti tra cui ragazzi coinvolti in diversi centri di accoglienza. Presentano dipinti, fotografie, sculture, testimonianze video con canti, poesie e danze.

La mostra chiede all’arte di offrire un’interpretazione adeguata del complesso fenomeno delle migrazioni. «Un’arte – sono sicuri gli organizzatori – capace di connettere i nessi dell’esistenza umana, di esprimerne il senso, esalarne bellezza… Se da un lato, infatti, le migrazioni presentano un risvolto che dice necessità, dramma sociale, conflitto, disuguaglianze, sofferenza, povertà, dall’altro mostrano all’uomo la sua anima profonda: l’essere un pellegrino sulla terra in cerca di una totalità, di una forma di pienezza e di realizzazione. E pongono una serie di domande: chi siamo? in cosa occorre radicarsi? Come costruire nuove forme di cittadinanza nella pluralità di culture? Dire “migrazione”, oggi, significa affermare anche “integrazione”: non come vuoto slogan politico, ma come impegno che accomuna ormai i cittadini tutti della terra, costringendoli a rinnovare la consapevolezza del proprio credo, dei propri valori, delle proprie tradizioni».

Tags: , , ,


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna Su ↑