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Pubblicato il 13 Febbraio 2017 | di Redazione

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Perché Sanremo è Sanremo…..

Nella marinara cittadina ligure di Sanremo ogni anno si svolge il Festival della musica italiana, che dal 1951  rappresenta uno dei principali eventi mediatici italiani, con un certo riscontro anche all’estero, dato che viene trasmesso in diretta sia dalla televisione, in Eurovisione, sia dalla radio.

Il Festival consiste essenzialmente in una competizione tra brani selezionati nei mesi immediatamente precedenti da un’apposita commissione, valutando le candidature pervenute.  Essi vengono votati da giurie scelte (demoscopiche, di addetti ai lavori, di consumatori) e/o mediante il voto popolare (sotto forma di televoto, e in passato da giocatori di concorsi di altro genere quali il Totip), e vengono proclamati e premiati i tre brani più votati (in alcuni casi i soli vincitori assoluti) tra quelli in gara nella sezione principale, denominata solitamente degli interpreti BigCampioni o Artisti (talvolta con ulteriori suddivisioni quali Donne,UominiGruppi e Classic), e in quella degli esecutori meno conosciuti, detta generalmente Nuove Proposte o Giovani. Vengono assegnati anche altri riconoscimenti speciali, fra cui il Premio della Critica “Mia Martini”, decretato dalla stampa specializzata a partire dal 1982.  Originariamente la sede della kermesse era il salone delle feste del Casinò di Sanremo, e il periodo di svolgimento cadeva intorno alla fine di gennaio, mentre dal 1977 si svolge al Teatro Ariston della città ligure, nel mese di febbraio. La conduzione è stata di solito affidata ad un presentatore principale di volta in volta accompagnato da vallette.

Durante quella settimana, i cantanti si sfideranno per vincere la prestigiosa statuetta del “Leone D’oro” , ma è anche una vetrina utile alle major discografiche per promuovere i propri artisti di fronte a una fetta considerevole di pubblico, quindi includendo anche quelle fasce giovanili che non si specchiano necessariamente nel genere melodico tipico sanremese. La manifestazione canora deve la sua nascita e la sua longevità, e anche il suo successo internazionale, al filone tradizionale delle canzoni melodiche, ispirate alle arie del melodremma, il cui stile, pur conoscendo una serie di evoluzioni, ha mantenuto i tratti distintivi fino ai giorni nostri, finendo col riconoscersi in essa. Diversi generi musicali hanno trovato posto nella kermesse sanremese nel corso degli anni. Molte canzoni che sono state penalizzate dalle giurie perché giudicate come canzoni non immediate, poi hanno scalato le classifiche diventando un tormentone.

Siamo giunti alla sessantasettesima edizione e il Festival continua a suscitare polemiche. Soprattutto quest’anno, che dopo gli accadimenti a Rigopiano e la tragedia dei terremotati, sono stati elargiti  cachet altissimi che decisamente sembrano un insulto alla miseria. Ci sono logicamente i nostalgici del festival che non rinunceranno mai a guardarlo, ma oggettivamente negli ultimi anni questa kermesse ha perso un po’. Gli italiani sono stanchi di vedere il festival sono per gli abiti sfarzosi,dove la musica non è più la padrona in quanto come la storia ci insegna, rimarranno dimenticate in un angolo remoto degli immensi archivi discografici, in attesa di un download che probabilmente non arriverà mai. Brani che elemosineranno ascolti persino su Youtube dove, se fortunati, otterranno una manciata di visualizzazioni. Insomma, i Sanremo di Nilla Pizzi, Claudio Villa, il grande Modugno e più recentemente i Pooh sono solo un lontano ricordo. Quella sì che era musica…

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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