Vita Cristiana

Pubblicato il 22 Febbraio 2017 | di Gabriella Chessari

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Il sogno di don Mario Pavone si è realizzato

Si è svolta ieri sera la solenne cerimonia di dedicazione della chiesa San Pio X di Ragusa. Finalmente il sogno di don Mario Pavone e dei suoi fedeli parrocchiani si è realizzato ed è proprio a don Mario che ieri tutti i presenti hanno più volte rivolto un pensiero con applausi e occhi lucidi.

Il vescovo di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta, il vescovo emerito di Ragusa, mons. Paolo Urso (con il quale ha avuto inizio la progettazione e la realizzazione della costruzione di questa Chiesa), il vescovo emerito di Agrigento, mons. Carmelo Ferraro, i diaconi e un folto numero di sacerdoti e fedeli si sono radunati davanti al saloncino, che fino ad ieri era adibito a luogo di culto, e da lì in processione sono giunti al piazzale antistante la Chiesa stracolmo già di fedeli.

1L’architetto Modica, in rappresentanza delle ditte di costruzione dell’edificio, ha illustrato ai presenti i criteri artistici e funzionali secondo i quali è stata costruita la nuova chiesa, poi ha consegnato al Vescovo Carmelo le chiavi della porta. A sua volta, il Vescovo, ha consegnato a padre Salvatore Puglisi, amministratore parrocchiale, invitandolo ad aprire la porta.

La chiesa curata in ogni dettaglio pur nella sua semplicità è molto capiente, ma non è riuscita a contenere il folto numero di fedeli che in parte sono rimasti fuori ad assistere al rito della dedicazione.

Il Vescovo ha percorso la navata della chiesa ed ha asperso il popolo, le pareti interne, il presbiterio e l’altare.

2“Dal Cielo partecipa a questa liturgia, esultante di gioia, il carissimo Padre Mario Pavone che ha seguito i lavori della costruzione della parrocchia passo passo. A lui va il nostro ricordo, la nostra gratitudine per avere servito questa comunità parrocchiale per ben 45 anni, avvertiamo la sua spirituale presenza,  sicuri che dal cielo gioisce e tutti quanti benedice” con queste parole seguite da un’evitabile lungo applauso inizia l’omelia di mons. Cuttitta. “Questo tempio, che oggi dedichiamo a Dio, costituisce, al tempo stesso, ciò che siamo e ciò che dobbiamo continuamente realizzare – prosegue il Vescovo Carmelo –  Ogni volta che vi passiamo dinanzi, guardando la sua imponenza, dobbiamo ricordare la forza che scaturisce dalla comunione. Tutte le volte che entriamo tra le sue mura, dobbiamo umilmente chiedere a Dio di farci crescere nell’unità, non solo con i cristiani della parrocchia o della città o della diocesi, ma del mondo intero. E quando usciamo da questo tempio, dobbiamo portarci la volontà, l’impegno e l’entusiasmo di porre sempre semi di comunione”.

4Il vescovo Carmelo, durante l’omelia, ha spiegato accuratamente il significato spirituale e simbolico di alcuni elementi architettonici della chiesa: il portale d’ingresso, le acquasantiere, l’ambone, il fonte battesimale e l’altare dove per antica tradizione vengono poste le reliquie di Santi. “Vogliamo porre in questo altare la reliquia del Beato Giuseppe Puglisi, Martire, insieme con quelle della Beata Maria Schininà e della Beata Candida dell’Eucaristia.   Chiediamo a Dio che ogni nostra celebrazione eucaristica ci renda testimoni credibili, capaci di costruire il Regno di Dio tra gli uomini del nostro tempo”. 

Dopo la preghiera di dedicazione la cerimonia la cerimonia è proseguita con l’unzione e l’incensazione delle pareti della chiesa e dell’altare. Per ultimo il rito dell’illuminazione dell’altare e dell’intera chiesa.

5Al termine della celebrazione padre Salvatore Puglisi ha voluto ringraziare il Signore per il dono della chiesa,  Popolo Italiano che con l’8×1000 ha reso possibile la realizzazione e a tutti i presenti, ma ha voluto rivolgere un grazie ed un augurio speciale alla comunità di San Pio X : Grazie per il lavoro svolto in questi mesi di preparazione a questa giornata. Preparazione svolta non solo con i servizi più umili, ma anche con la missione parrocchiale ad opera, in modo particolare, della comunità “Eccomi manda me”. Grazie  per  la preparazione dei canti e della liturgia. Grazie a tutti coloro che hanno collaborato per la realizzazione di questa festa della Dedicazione. Un augurio! La realizzazione di una Chiesa-edificio è una tappa, sia pur importante del cammino della comunità, in questo Edificio deve risplendere la Chiesa, popolo di Dio, prendendo consapevolezza di quello che San Pietro nel testo della seconda lettura ci ha ricordato, solo così saremo la vera Chiesa che diventa in questa terra segno della Gerusalemme celeste”. Poi ha concluso “Questa celebrazione porta anche un velo di mestizia, perché al mio posto doveva esserci padre Mario Pavone che questa Chiesa ha sognato, per questa Chiesa ha lottato e in parte ha visto realizzata.

Noi domani alle ore 18,00 ci riuniremo per celebrare l’Eucaristia e ringraziare il Signore per il dono di questa Chiesa e di questa giornata e fare anche memoria di padre Mario”.

Per concludere, a sorpresa, mons. Carmelo Cuttitta, ha annunciato l’ordinazione sacerdotale per il prossimo 26 marzo dei due diaconi presenti alla celebrazione, Fabio Stracquadaini e Filippo Bella, insomma una festa nella festa.

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Autore

(Ragusa 1978) moglie, mamma e collaboratrice dal 1998 dell'Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Ragusa.



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