Vita Cristiana

Pubblicato il 23 Febbraio 2017 | di Redazione

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La Diocesi di Ragusa pubblica il “ Cantico dei cantici ” e riflette sul senso dell’Amore

L’Ufficio Catechistico della Diocesi di Ragusa ha pubblicato il “ Cantico dei cantici ” nella nuova traduzione a cura della Conferenza Episcopale Italiana. La preziosa introduzione al testo è stata scritta dal Sac. Salvatore Puglisi, che insieme al Sac. Girolamo Alessi, ha curaro pure i testi per l’adorazione eucaristica.

Nella Prefazione, scritta da Mons. Carmelo Cuttitta, compare una profonda riflessione sull’amore: “L’amore tra uomo e donna è un fatto umano, semplice ed essenziale: può portar frutto, può essere deturpato, può portare splendore nei giorni della vita, della famiglia e della società. Non ha eguali. L’essere umano voluto da Dio, benedetto da Dio, con la sua struttura psichica, fisica, emotiva, nella differenza sessuale, deve accogliersi com’è e vivere fino in fondo la propria umanità, che è buona, fondata sull’unità di anima e corpo, non dualismi. La vita è rischiarata enormemente dalla capacità di amare. Essa può essere un cantico sublime”. In più, vengono riportate alcune parole di papa Benedetto XVI, il quale nella sua enciclica Deus Caritas est aveva scritto: “Amare è in fondo la stessa volontà di Dio, che entra ancora nel mondo creato per riportarlo alla bellezza originale turbata dal peccato”.

L’amore, dunque, è il vero protagonista del Cantico dei cantici, celeberrimo poemetto di 1250 parole che viene letto sempre durante la celebrazione dei matrimoni. Interrogarsi sull’essenza di questo amore è il compito di ogni essere umano, perché riguarda sia i credenti sia i non credenti.

Due sono le interpretazioni più accreditate. La prima, quella letterale, consacra semplicemente l’amore tra l’uomo e la donna. La seconda, quella allegorica, dal punto di vista ebraico vede l’amore tra Jhwh e il popolo di Israele, dal punto di vista cristiano l’amore tra Cristo e la Chiesa.

Probabilmente, solo tenendo unite le due interpretazioni si può capire l’essenza di questo profondo libro. Come scrive Padre Puglisi: “chi non crede nell’amore integrale, chi non crede nel corpo umano, chi non crede nella fiamma divina dell’amore che sgorga dal cuore di una donna e di un uomo, non può credere all’amore di Dio per il suo popolo, per ogni uomo. Non è possibile affermare il valore autentico dell’amore di Dio disprezzando, svalutando o semplicemente ignorando l’amore umano”. E poi conclude: “celebrando l’amore umano in tutta la sua grandezza, l’autore ci trasmette la più bella parola dell’Amore divino”.

Perciò, proprio su questo amore bisogna sempre interrogarsi seriamente. Non è nulla di semplice o di sdolcinato! Il passo che più ha attirato l’attenzione dei filosofi e dei teologi è il seguente: “perché forte come la morte è l’amore, tenace come il regno dei morti è la passione” (8,6). Questo passo decisivo ci mette di fronte sia alla responsabilità che l’amore richiede, sia al grande mistero dell’amore.

Un mistero che, per i cristiani, rimanda sicuramente al grande “scandalo” pasquale. Se il Cantico dei Cantici mette sullo stesso piano l’amore e la morte, il cristianesimo è testimonianza viva che l’Amore di Cristo è più forte della morte, vince la morte.

Per questo, leggendo il Cantico, ogni cristiano può sempre ruminare con tutto se stesso il grande canto pasquale: “Cristo è risorto dai morti, con la morte calpesta la Morte e ai morti nei sepolcri fa dono della Vita”.

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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