Cultura

Pubblicato il 24 Febbraio 2017 | di Redazione

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La Madonna con il Bambino un’opera d’arte da rivalutare

Nella chiesa di San Giovanni Battista a Monterosso Almo,  si è tenuta un’interessante conferenza sul tema “La scultura rinascimentale in Sicilia”.

Tra i relatori Mario Zito, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, fondata nel 1780, una fra le più prestigiose e antiche Accademie di Belle Arti d’Italia.

Zito ha illustrato le caratteristiche artistiche della statua denominata Madonna di Trapani  attribuita a Nicola Pisanoscultore e orafo, attivo dal 1343 al 1368.

Custodita nella basilica-santuario di Maria Santissima Annunziata a Trapani, in marmo, a grandezza naturale, pesa dodici quintali ed è alta 165 centimetri. Alla sua sinistra sorregge il Bambin Gesù che guarda il volto della Madre. La Madonna invece ha lo sguardo rivolto verso i fedeli. Sia Maria che il bambino sono sormontati da una corona in oro.

Lo storico dell’arte Paolo Nifosì ha offerto una significativa carrellata su alcune preziose sculture siciliane di epoca rinascimentale per poi soffermarsi su una pregevole scultura raffigurante la Madonna con Bambino, custodita nella chiesa di San Giovanni a Monterosso, di autore ignoto e che sembrerebbe richiamare, seppur con delle differenze, l’iconografia della Madonna di Trapani, con una datazione plausibile tra Quattrocento e Cinquecento.

«La conferenza rientra in una serie di iniziative culturali nel contesto del Natale – ha affermato il parroco Don Marco Diara – un modo per rivalutare questa opera d’arte custodita nella nostra chiesa ma ai più sconosciuta».

Alla statua mancavano le corone che sono state realizzate a mano in argento da Luciano Meli del laboratorio orafo Arteoro di Comiso e benedette il 16 novembre dello scorso anno dal Papa e posizionate sulla statua per la solennità di Maria Madre di Dio.

Angelo Schembari

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