Vita Cristiana

Pubblicato il 25 Febbraio 2017 | di Mario Cascone

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Corresponsabilità nella Chiesa

A poco più di un anno dal suo insediamento in Diocesi, il vescovo monsignor Carmelo Cuttitta ha provveduto a costituire i più importanti organismi di partecipazione e di corresponsabilità ecclesiale, che sono il consiglio presbiterale e il consiglio pastorale diocesano.

Il consiglio presbiterale, composto da una ventina di sacerdoti rappresentativi dell’intero presbiterio diocesano, è “come il senato del vescovo”, a cui spetta il compito di “coadiuvare il vescovo nel governo della Diocesi, affinché venga promosso nel modo più efficace il bene pastorale della porzione di popolo di Dio a lui affidata” (codice di diritto canonico, can. 495). Al suo interno il vescovo ha nominato sette sacerdoti, i quali compongono il collegio dei consultori, che deve essere consultato per alcuni casi determinati dal diritto canonico. Per il prossimo quinquennio il collegio dei consultori sarà composto dai sacerdoti Roberto Asta, Salvatore Cannata, Salvatore Converso, Pietro Floridia, Giuseppe Burrafato, Mario Cascone e Franco Ottone.

Consiglio presbiterale 2017-2022[/button]

Il consiglio pastorale è composto da una quarantina di membri, che sono in gran parte fedeli laici, provenienti dalle varie zone pastorali in cui è suddivisa la nostra diocesi o dalle diverse aggregazioni laicali operanti nella nostra Chiesa locale. Il consiglio pastorale diocesano, che si è insediato lunedì 13 febbraio, ha lo scopo di “studiare, valutare e proporre conclusioni operative su tutto ciò che riguarda le attività pastorali della diocesi” (can. 511).

Consiglio pastorale 2017-2022[/button]

La presenza attiva di questi organismi nella vita diocesana si comprende nel quadro di una Chiesa intesa come “popolo di Dio”, che vuole agire in uno spirito di comunione e di corresponsabilità; una Chiesa non intesa in senso verticistico o piramidale, ma in senso circolare, nel quale l’essenziale ruolo del vescovo e dei presbiteri, suoi diretti collaboratori, si pone al centro della comunità ecclesiale, e non al di sopra di essa.

La partecipazione consapevole e attiva dei fedeli laici alla vita della Chiesa è un punto di non ritorno dell’ecclesiologia di comunione delineata dal Concilio Vaticano II, la quale trova riscontro non solo nei due organismi diocesani insediatisi in queste settimane, ma anche nei consigli pastorali parrocchiali e nei consigli per gli affari economici. Tutto questo è segno di una Chiesa che voglia procedere in spirito di comunione, sotto la guida del vescovo, successore degli apostoli e garante della vera fede, in un costante discernimento di ciò che lo Spirito vuole dire o indicare a questa porzione del popolo di Dio, che è in Ragusa.

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Autore

Sacerdote dal 1981, attualmente Parroco della Chiesa S. Cuore di Gesù a Vittoria, docente di Teologia Morale allo studio Teologico "San Paolo" di Catania e all'Istituto Teologico Ibleo "S. Giovanni Battista" di Ragusa, autore di numerose pubblicazioni e direttore responsabile di "insieme".



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