Pubblicato il 27 Febbraio 2017 | di Redazione
0Riprendiamoci il tempo che ci hanno rubato
Ci hanno rubato il tempo: incombenze, scadenze, leggi e leggine hanno sommerso la nostra vita. Non ci fanno più pensare, amare, pregare, con i nostri figli. Anche essi sono diventati fogli di carta sulle nostre scrivanie, piene delle loro fotografie dove affiorano i momenti più belli, mentre loro sono a casa ad aspettare i genitori che tardano sempre più ad arrivare.
Ci hanno rubato il tempo, il sorriso, la gioia di stare con la nostra famiglia, ad ascoltare i nostri figli e guidarli verso una vita reale.
Fiction, internet, televisione hanno pietrificato le nostre emozioni; la vita è diventata un triste copione.
Dal basso, in un vortice a testa in giù, “qualcuno” ha imprigionato i cuori di alcuni “potenti” che ci schiacciano dall’alto, aspirano ad ingabbiare anche il nostro cuore, i sentimenti, vogliono annullare le menti.
Cercano di strumentalizzare le religioni; sanno benissimo che in ognuno di esse c’è sempre un passo di dolcezza che apre l’anima alla ragione e all’amore.
Siamo tutti avvolti in un cielo di stelle, ognuno riflette la propria luce e tutti aspiriamo alla grande Luce.
Intanto, alcuni continuano a colpire il cuore, vogliono annientare i retti di cuore, inducono a farci dimenticare il nostro Signore: è troppo scomodo appeso a quel chiodo, ma nessuno può toglierlo dal trono dei cieli.
I nemici dell’anima sanno benissimo che la famiglia è la fonte della vita, mentre la preghiera è il respiro dell’anima: è quella fragranza di rose che dà essenza all’esistenza.
Riprendiamoci il tempo; la preghiera ferma il tempo, ci riconduce all’autentica storia. Siamo tutti parti del puzzle del Paradiso, sospesi in una realtà invisibile.
Carmelo D’Amanti