Pubblicato il 31 Marzo 2017 | di Comunicati Stampa
0Convegno sul tema “Alluvioni a Modica: catastrofi naturali o umane”
Giovedì 30 marzo, presso l’Aula Consiliare del Comune di Modica, si è svolto un convegno.
Il convegno sul tema “Alluvioni a Modica: catastrofi naturali o umane”, tenutosi ieri nella sala consiliare “P.Garofalo”, organizzato dalla Presidenza del consiglio comunale,su proposta dell’Associazione “Dialogo”, è stato molto partecipato ed ha suscitato molto interesse, soprattutto per la notevole documentazione fotografica e tecnica di cui è stato arricchito.
Dopo l’intervento introduttivo da me svolto, si sono svolti gli interventi che ha visto come relatori l’ing. Giovanni Savarino, per la consulenza tecnica, Paolo Oddo per la consulenza storica e il fotografo Giovanni Antoci per la relazione sulla parte iconica e fotografica.
La relazione ha dimostrato che il Pozzo dei Pruni,detto anche torrente S. Maria, uno dei due affluenti del Modicano, è considerato il torrente con il bacino più grande d’Italia, quindi tra i più pericolosi in caso di pioggia abbondante.
Le relazioni che si sono succedute hanno avuto modo di documentare negli ultimi due secoli, si sono succeduti almeno sei alluvioni, compreso l’ultimo, quello del 23 gennaio 2017.
Il più disastroso, datato 26 settembre del 1902, si è registrata la precipitazione di 350 millimetri di acqua per mq, contro i 130 mm dell’ultimo alluvione.
Il bacino del Pozzo dei Pruni è così ampio da riuscire a sviluppare milioni di metri cubi di acqua che si riversano nell’imbuto naturale di Modica Bassa, capace di una portata d’acqua che, nell’alluvione del 1902, ha superato di gran lunga quella del fiume più grande d’Italia, il Po.
Considerato che i fenomeni idrogeologici, negli ultimi decenni, sono stati di dimensioni macroscopiche, il rischio di nuove catastrofi, ancora più pericolose, è sempre più alto.
In questo l’incuria della classe politica degli ultimi decenni ha contribuito e contribuisce in modo non indifferente ad aumentare i rischi; infatti il letto del fiume viene sempre più ristretto, in quanto si è spesso edificato ai margini del torrente, con conseguente notevole rischio per l’incolumità pubblica.
L’assessore all’Urbanistica e al Centro storico, Giorgio Belluardo, ha relazionato sui lavori effettuati con urgenza dopo l’ultimo evento del 23 gennaio. I consiglieri comunali Carmelo Cerruto e Ivana Castello hanno chiesto approfondimenti in merito alla relazione chiedendo dati certi e una più completa documentazione.
Visto il notevole interesse riscosso dall’argomento, per un riscontro più efficace e concreto da parte dell’Amministrazione e per la possibilità di ulteriori approfondimenti, il convegno si è aggiornato a giovedì 6 aprile c.a. alle ore 18.30.
Il Presidente del Consiglio Comunale
Roberto Garaffa