Società

Pubblicato il 5 Aprile 2017 | di Redazione

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In viaggio con San Giovanni Bosco

«Una casa senza musica è come un corpo senza anima»: musica, armonia e allegria, sono sempre stati i fondamenti principali degli insegnamenti di don Bosco, il santo dei giovani, colui che non ha mai demonizzato il divertimento ma lo ha sempre utilizzato come strumento pedagogico.

Appassionato di spettacoli di saltimbanchi, sin da  piccolo aveva scrutato e osservato i giocolieri, rubando loro segreti e tecniche dei giochi di prestigio,

In seguito, il suo grande impegno nei confronti dei giovani ai margini della società, si è fondato soprattutto sulla possibilità di rendere il percorso educativo piacevole, divertente e stimolante, elaborando quello stile educativo  che oggi caratterizza tutti gli oratori salesiani nati nel suo nome.

Le comunità intitolate a Don Bosco, inoltre, liberano questo animo giovane e impastato di allegria soprattutto nel periodo destinato ai festeggiamenti in suo onore, tra la fine di gennaio e i primi di febbraio.

A Vittoria, ad esempio, in occasione dei festeggiamenti, la parrocchia di San Giovanni Bosco allestisce ogni anno un vero e proprio festival artistico, in cui gareggiano grandi e piccoli esibendo le proprie doti canore e  musicali e abbracciando i più svariati generi, dal rock al pop, dalla musica elettronica al neomelodico napoletano.

Il festival di quest’anno, giunto ormai alla sua 23. edizione, è stato presentato da due simpaticissimi conduttori o, meglio, da due impeccabili piloti d’aereo, Tommaso Milano, capitano di bordo, e Giombattista Nicastro, copilota, coadiuvati  da una bella assistente di volo, Manola Sinzieri.

Il tema che quest’anno ha accompagnato le due serate, infatti, è stato il viaggio, e il tutto si è volto all’interno di un aereo, con tanto di cabina di pilotaggio, costruita ad arte dal capitano e da Silvana Lombardo, una delle  mani magiche e creative della comunità, coadiuvati dal preziosissimo Fabrizio Pisani.

Un gruppo di splendide hostess, accompagnate dai ragazzi dell’Acr, si è poi preso cura degli spettatori passando con carrellini carichi di bevande e snack.

Come in ogni lungo viaggio che si rispetti, la Don Bosco Air Line ha fatto scalo in quattro tappe, a ognuna delle quali si è accompagnata un’esibizione mirata a suscitare il riso o la riflessione: Torino, con un emozionante Don Bosco (interpretato magistralmente da don Andrea Pomillo) che ha raccontato il sogno che ispirò la sua opera pedagogica; gli Stati Uniti, con un balletto tratto dal musical Grease, e rivisitato in maniera molto divertente dai giovanissimi; l’Africa, che ha fatto esplodere la sala con il ritmo frenetico e coinvolgente delle percussioni di Alu Djeng, accompagnato dal giovane Stefano Virgadaula; la Siria, proposta dai giovani con un toccante flash mob focalizzato sulle atrocità della guerra.

Il viaggio si è concluso con “Il mondo che vorrei” di Laura Pausini, che ha lasciato nel pubblico il desiderio di un futuro migliore e la speranza che questo, con la collaborazione di ognuno di noi, possa realizzarsi.

Degna di nota  la neonata band della parrocchia (Diego Melfi, Giuseppe Di Bella, Angelo D’Amato, Samuele Moltisanti, Angelo Battaglia), che con la collaborazione di tutti i giovanissimi ha curato per entrambe le serate la sigla, con un nuovo e inedito arrangiamento (ad opera di Samuele Moltisanti) del vecchio canto salesiano “Il fiume va”.

L’allegria e il divertimento, poi, è stata assicurata dai comici in erba Giulia Milano e Francesco Adamo, talentuosi giovanissimi che hanno dimostrato a tutti che il divertimento fa bene alla salute, del corpo e dell’anima.

E ce ne potrebbe dare conferma il caro Pippo Rizza, uno degli storici creatori del festival che ci ha lasciato troppo presto, probabilmente per regalare divertimento in altri modi, in altri luoghi. A lui, amico indimenticabile, un gruppo nato per l’occasione (Tonino Baldanza, Elio Spitaleri, Samuele Moltisanti, Fabio Arena, Diego Melfi, Giuseppe Di Bella e Angelo D’Amato) ha dedicato “L’amico” è  di Dario Baldan Bembo.

Il primo premio di questa edizione è andato dagli Another Space, energica band composta da Diego Melfi (contrabasso), Stefano Virgadaula (batteria), Giuseppe Dalù (chitarra) e Giorgia Incatasciato (voce).

Dalle immagini di queste due serate (per le quali si ringrazia l’instancabile Fabio Arena), si percepisce la potenza di una comunità che, tralasciando ogni stanchezza e ogni difficoltà, riesce ogni volta a unire le proprie forze per creare qualcosa di bello, buono, e divertente.

E pensiamo che questo sia il modo migliore per  rendere omaggio a Don Bosco che ha sempre considerato il divertimento un vero e sano passo verso la santità.

Elisa Castrogiovanni

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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