Società

Pubblicato il 18 Aprile 2017 | di Carmelo La Porta

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Dalla generosità della gente iblea una nuova scuola in Camerun

Lo scorso mese di marzo è stata inaugurata nel villaggio di Karewa in Camerun una nuova scuola frutto della generosità degli Iblei. Promotore del progetto, denominato “Aiutiamoli a crescere”, è stato il preside Giuseppe Cugno Garrano, oggi in pensione, instancabile direttore dell’ufficio per l’Insegnamento della religione cattolica della Diocesi di Ragusa.

«Grazie al sostegno di molti amici e di qualche docente di religione e lo spettacolo realizzato con l’aiuto di Enzo Alfano, Roberto Barni, Peppe Scucces e dell’attore Andrea Tidona – afferma il preside Cugno Garrano – abbiamo raccolto dei fondi che sono serviti a donare ai bambini una nuova struttura scolastica che, per la gioia di tutto il villaggio, abbiamo inaugurato alla presenza delle autorità locali».

Egli stesso ha voluto assistere alla conclusione dei lavori e presiedere all’inaugurazione effettuando l’ennesimo viaggio in Africa.

Nel villaggio le lezioni per i bambini venivano effettuati in una fatiscente capanna adattata ad aula scolastica con dei tronchi di albero che fungevano da sedili e da banchi di studio. L’indecorosa situazione ha smosso la sensibilità del preside Cugno che si è messo all’opera per rendere fattibile la realizzazione di nuove aule. La struttura è stata realizzata dalle maestranze locali africane, con i suggerimenti dello stesso Cugno che da buon preside ha messo la propria esperienza e disponibilità a disposizione per la realizzazione del progetto.

E così venerdì 17 marzo il taglio del nastro ha segnato un nuovo avvento per l’istruzione dei bambini del villaggio. La targa posta sulla facciata principale testimonierà la generosità dei ragusani che con un piccolo gesto di solidarietà garantiranno un futuro migliore a chi usufruirà dell’istruzione che la scuola di Karewa saprà dare. Nel suo saluto alla cerimonia di inaugurazione, organizzata con gli anziani del villaggio, il preside Cugno ha ricordato che «la scuola potrà permettere ai bambini di studiare ed apprendere. La scuola educa i bambini alla coesistenza civile, ad apprendere, a leggere e a scrivere; la scuola permette un avvenire migliore per loro stessi e per le loro famiglie, per il villaggio, per tutta la nazione».

Emozionante l’inno nazionale italiano cantato dai bambini africani, che hanno voluto manifestare così il ringraziamento ai loro benefattori.

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Autore

Direttore dell'Ufficio Diocesano per l'insegnamento della Religione. Ha insegnato religione cattolica presso diversi istituti della città e attualmente presso l'I.I.S. "Galileo Ferraris" di Ragusa. E' docente di Teologia Morale presso la Scuola Teologica di Base della Diocesi di Ragusa e componente del direttivo della stessa scuola.



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