Società

Pubblicato il 25 Maggio 2017 | di Alessandro Bongiorno

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Un voto a chi merita la nostra fiducia

Domenica 11 giugno gli elettori di cinque comuni della nostra provincia sono chiamati a rinnovare sindaco e consiglio comunale. Se si eccettua Pozzallo, gli altri quattro comuni ricadono tutti nel territorio della Diocesi di Ragusa. Si tratta di Santa Croce Camerina e dei tre comuni montani: Chiaramonte Gulfi, Giarratana e Monterosso Almo.

Come ogni elezione comunale, i cittadini hanno la possibilità di poter indirizzare la vita amministrativa del proprio paese scegliendo direttamente quelle persone che ritengono più serie, abili, meritevoli di fiducia. È questo il momento delle scelte nel quale ogni elettore deve assumersi la responsabilità di sostenere quella che ritiene la migliore prospettiva possibile per la propria comunità. Oggi è forse anche più facile. Non ci sono più partiti e ideologie (nei quattro comuni della nostra Diocesi è presente solo una lista di partito – a Chiaramonte Gulfi – con il Movimento 5 stelle che si schiera con il proprio simbolo), la crisi e la disoccupazione hanno costretto molti giovani e molte famiglie a emigrare, ci sono problemi complessi da affrontare (come ad esempio l’integrazione in realtà piccole di un cospicuo numero di immigrati o l’assistenza adeguata a un numero sempre crescente di anziani e di persone con redditi insufficienti o già oltre la soglia della povertà). Occorre, quindi, un nuovo patto tra cittadini e politica. Occorre unire le forze cercando di trovare insieme soluzioni e percorsi che possano rimettere in cammino realtà che hanno ancora tante potenzialità da poter esprimere. La presenza di persone che abbiano esperienza e capacità di dialogo, l’entusiasmo dei giovani, il coraggio degli imprenditori, la preparazione dei professionisti, l’umiltà di chiunque intenda mettersi a disposizione del proprio paese devono trovare una comune base di valori e di progetti per poter gettare le fondamenta di un futuro migliore.

Non sarà facile. Nelle realtà locali, i contrasti sono spesso difficili da sanare, risalgono a fatti e situazioni che nulla hanno di politico, si trasformano talvolta in dissidi insanabili. La legge elettorale e l’assenza di forti riferimenti politici accentuano questa situazione portando a personalizzare molto il voto. Anche così si possono, ad esempio, spiegare i quattro candidati a sindaco presenti a Santa Croce Camerina o i cinque di Chiaramonte Gulfi.

Dei quattro sindaci uscenti, Franca Iurato (Santa Croce Camerina) e Paolo Buscema (Monterosso Almo) hanno deciso di interrompere la propria esperienza politica. Vito Fornaro (Chiaramonte Gulfi) e Bartolo Giaquinta (Giarratana) chiederanno invece un giudizio sul loro operato agli elettori riproponendo la propria candidatura.

A Santa Croce Camerina, torna sulla scena l’ex sindaco Lucio Schembari che sarà alla testa della lista “Lucio Schembari sindaco”. A contendergli la fascia tricolore saranno Giovanni Barone (Santa Croce rivive), Giovanni Di Bari (Il Paese del sole), Rosario Pluchino (ChiAma Santa Croce).

A Chiaramonte Gulfi, l’uscente Vito Fornaro (Valore Chiaramonte per tornare a crescere) troverà sulla sua strada l’ex sindaco e deputato regionale Sebastiano Gurrieri (Liberiamo la città), Mario Cutello (#Mariounodinoi), Gaetano Iacono (Gaetano Iacono sindaco), Vittorio Gueli (Movimento 5 stelle).

A Giarratana sarà sfida a due tra l’uscente Bartolo Giaquinta (Insieme per Giarratana) e Salvatore Iacono (Giarratana 2.0).

A Monterosso Almo, i due candidati a sindaco sono Antonio Benincasa (Progettiamo il futuro) e Salvatore Pagano (Il Paese che vorrei).

 


Autore

Giornalista, redattore della Gazzetta del Sud e condirettore di Insieme. Già presidente del gruppo Fuci di Ragusa, è laureato in Scienze politiche.



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