Pubblicato il 1 Giugno 2017 | di Luciano Nicastro
0Apriamo bene gli occhi. I ladri sono arrivati nella porta accanto!
C’e’ in atto nella Costa Iblea da S.Maria del Focallo sino a Marina di Ragusa, da Casuzze sino a Caucana e Scoglitti, nei luoghi di Montalbano e nelle spiagge più belle e piene di sabbia finissima, una vera e propria SFIDA allo STATO e all’Arma dei Carabinieri per il dominio del territorio.
Durante i mesi invernali e primaverili di marzo-aprile vengono devastate le abitazioni “estive”(le seconde case!) degli acquartieramenti popolari, vengono periodicamente “svaligiate” senza alcuna paura di venire presi e messi in galera. Sono soliti agire con disinvolta baldanza e con sistematiche e programmate incursioni e operazioni. Le abitazioni vengono svuotate degli elettrodomestici e di qualunque bene anche modesto. Vengono i ladri e i delinquenti a restituirle “vuote” con i muri puliti, nudi e “scassati”. Contano su una guarnigione di carabinieri ridotta e inadeguata a fronteggiare il fenomeno in espansione e non potendo lasciare la “stazione dei carabinieri” sguarnita invitano a difendersi meglio. Loro non sono in numero sufficiente ed attrezzato per controllare il territorio… La forza pubblica è diventata incapace e impotente. Bisogna affidarsi al Buon Dio! Perché i vigili non li possono prendere sul fatto… La rapina e la devastazione, ormai periodiche e sistematiche sono impunite e “sicure”. Qualunque denunzia sembra una inutile “scrittura burocratica” a futura memoria (se la memoria ha un futuro! scriveva Leonardo Sciascia). Questa ingiusta e diffusa illegalità criminale non può essere ancora subita dal popolo. La libertà di delinquere impunemente non può ancora essere tollerata e coperta da complicità e omertà. É questo il fenomeno malavitoso che ha incominciato a erodere il costume e a rovinare l’economia popolare e ad indebolire nel popolo il Senso dello Stato e la fiducia nelle forze dell’ordine. Bisogna passare alla controffensiva razionale e sistematica per riconquistare con la forza pubblica non solo il territorio ma anche la credibilità delle istituzioni. In questa capacità e cultura della difesa della vita comune e dei beni dei cittadini si misura la credibilità della politica e la qualità della democrazia. Deve essere promossa e favorita sul concreto dei fatti e dei segnali la forza vincente della cultura della fiducia nella forza della Repubblica e delle Amm.ni comunali di garantire la sicurezza minima in questo territorio. Si consideri che ormai il fenomeno è diventato cancrenoso se i delinquenti si permettono di abbattere muri per entrare nelle abitazioni, e di camion attrezzati per prendere tutto anche al primo e secondo piano e a distruggere qualunque ostacolo. Non sono fermati da nessuna preoccupazione. Sono sicuri di farla franca! Contano ancora sul silenzio omertoso degli onesti e sull’inefficienza e inefficacia delle forze di “pronto intervento”(tardivo!?).
Nelle elezioni municipali prossime non dovrebbe ancora passare sotto silenzio il dramma spirituale, morale e sociale del popolo di questi luoghi di fronte ai delinquenti che scorrazzano come una “valanga” che sale.