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Pubblicato il 21 Giugno 2017 | di Redazione

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Ragusa ha celebrato la Giornata Mondiale del Rifugiato

Ieri sera Ragusa ha celebrato la Giornata Mondiale del Rifugiato, appuntamento annuale promosso dalla Fondazione San Giovanni Battista e la Caritas diocesana, che ha come obiettivo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla condizione, spesso sconosciuta ai più, di questa particolare categoria di migranti.

L’iniziativa, inserita nel cartellone del “Festival delle Relazioni” è stata caratterizzata da colori, danze, musica e momenti di riflessione per cercare di comprendere, al netto di ogni retorica, il fenomeno delle migrazioni forzate. Alle ore 19:00 è stata inaugurata la mostra “Arte profuga” a cura di Giampiero Carta con la collaborazione della stilista di moda Loredana Roccasalva, Carmen D’Aleo, Ilaria Caruso. Sono state esposte inoltre le opere e le creazioni degli ospiti dei centri di accoglienza di “Borgo Tresauro” e dei progetti Sprar gestiti dalla Fondazione San Giovanni Battista. Uno spazio è stato riservato ai mandala creati dagli studenti della scuola Ecce Homo in collaborazione con i richiedenti e titolari di protezione internazionale.

Alle ore 20:00 si è tenuta la conferenza “Rifugiati: accogliere, proteggere, promuovere ed integrare”. Don Roberto Asta ha dialogato con Daniele Albanese, referente area internazionale Corridoi umanitari di Caritas Italiana, sul tema “Corridoi umanitari, un modello di accoglienza sostenibile per l’Europa”.

La serata si è conclusa con danze, canti, teatro e performance artistiche dai laboratori dei progetti Sprar di Ragusa e Comiso a cura di Saveria Tumino di Progetto Danza Ragusa, Michele Arezzo, Maurizio Morello e l’Orchestra del Liceo scientifico Enrico Fermi Ragusa. Particolarmente sentito è stato il momento di preghiera interreligiosa.

Con questa iniziativa gli organizzatori hanno voluto invitare il pubblico ad una riflessione sui milioni di rifugiati e richiedenti asilo che, costretti a fuggire da guerre e violenze, lasciano i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era parte della loro vita. E soprattutto a non dimenticare mai che dietro ognuno di loro c’è una storia che merita di essere ascoltata. Storie di sofferenze, di umiliazioni ma anche storie di chi vuole ricominciare a ricostruire il proprio futuro.

Presto sulla pagina Facebook di Insieme verrà pubblicato l’album fotografico della serata.

a cura di Kewin Lo Magno


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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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