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Pubblicato il 5 Luglio 2017 | di Agenzia Sir

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SOS la terra brucia: riunione sulla prevenzione, controllo e soccorso

Si è tenuta in Prefettura una riunione volta all’approfondimento delle attività di prevenzione, di controllo, di intervento, di coordinamento e di soccorso da porre in essere secondo le rispettive competenze e in stretta sinergia operativa in occasione di incendi boschivi e di interfaccia. L’occasione è stata offerta dopo i recenti tragici avvenimenti che hanno messo in ginocchio soprattutto la cittadina di Chiaramonte Gulfi coinvolta dagli incendi boschivi.

Alla riunione hanno preso parte i Sindaci, i vertici delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, dell’Unità operativa provinciale del Dipartimento di Protezione Civile, nonché rappresentanti della Capitaneria di Porto, dell’ANAS, del Libero Consorzio e degli altri soggetti coinvolti nell’attività antincendio.

In apertura il Prefetto – proprio in relazione agli incendi recentemente verificatisi, coordinati nell’ambito di una Unità di crisi istituita presso la Prefettura – ha richiamato l’attenzione dei presenti sul rispetto delle specifiche competenze che l’articolato sistema normativo pone in capo ai singoli Enti chiamati a concorrere nelle attività di prevenzione, spegnimento e soccorso pubblico.

Al riguardo ha inteso sottolineare la fondamentale importanza che riveste l’attività di prevenzione, da porre in essere attraverso la rimozione o il contenimento di situazioni di pericolo che potrebbero favorire l’innesco e la propagazione degli incendi soprattutto in prossimità delle aree antropizzate, delle infrastrutture, della rete viaria e delle aree boschive e di pregio ambientale, sollecitando in particolare, ove già non provveduto, alla ripulitura delle strade, dei viali parafuoco, delle fasce di rispetto e delle aree private verificando la necessaria ottemperanza delle ordinanze sindacali in materia.

Sempre nell’ambito dell’opera di prevenzione, è stata sottolineata in riunione l’importanza dell’attivazione dei punti di avvistamento facenti capo al Corpo Forestale, invitando i Comuni a farsi parte attiva al fine di aggiungere punti di osservazione supplementari anche con l’ausilio di apposite convenzioni con la protezione Civile e con associazioni ambientaliste. Il Prefetto ha anche ribadito la necessità della pianificazione comunale in materia di protezione civile, che deve essere sempre completa, aggiornata, resa disponibile a tutti i soggetti coinvolti e compiutamente applicata in caso di emergenza, al fine di garantire che ogni situazione di criticità sia affrontata nel miglior modo possibile, con azioni coordinate e condivise tra i vari enti interessati.

Nel ribadire che la competenza allo spegnimento degli incendi boschivi spetta al Corpo Forestale, mentre per quelli di interfaccia sono competenti i Vigili del Fuoco, si è avuto modo di ripercorrere le modalità di attivazione dei mezzi aerei di spegnimento, con richiesta che deve essere inoltrata dal Centro operativo provinciale del Corpo Forestale alla Sala Operativa Unificata regionale, la quale dispone l’invio secondo l’ordine delle criticità esistenti su tutto il territorio regionale facendo eventualmente ricorso, anche in relazione al numero dei mezzi aerei a disposizione in Sicilia, al Centro Operativo Aereo Unificato di Roma.

Il Responsabile dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste ha sottolineato che la richiesta di intervento dei mezzi aerei sull’incendio di Chiaramonte Gulfi è stata inoltrata nell’immediatezza, ma che solo in serata si è potuto beneficiare della presenza di un Canadair a causa della contemporanea presenza su tutto il territorio regionale di numerosi incendi anche gravi. Il Comandante dei Vigili del Fuoco ha reso nota la diffusione del fenomeno, rimarcando che, dal primo maggio ad oggi, sono stati 629 gli interventi per incendi in provincia. Ha ribadito l’importanza della rapidità delle comunicazioni tra i soggetti chiamati ad intervenire e l’utilità che potrebbe rivestire l’ausilio di Comuni terzi in caso di incendi gravi.

Tra i Sindaci intervenuti, il Sindaco di Chiaramonte, sottolineando di avere interessato, sin dal suo recente insediamento, tutti gli enti competenti alla realizzazione delle varie opere di prevenzione senza peraltro ricevere risposte adeguate, ha annunciato che chiederà al Presidente della Regione un intervento straordinario per salvaguardare la parte della pineta che è sopravvissuta all’incendio dei giorni scorsi, oltre che un pieno risarcimento dei danni subiti, non ancora quantificabili.

Il Dirigente provinciale dell’Azienda Foreste Demaniali ha fatto presente che le risorse disponibili per gli interventi di ripulitura in bosco, attivati dalla Regione a partire dal 19 giugno, sono stati dapprima utilizzati nelle zone in prossimità delle strade, in particolare, per ciò che riguarda Chiaramonte Gulfi, nei pressi della statale Ragusa-Catania, e successivamente impegnati nella ripulitura dei viali parafuoco in bosco.

Il Dirigente dell’Unità operativa provinciale del Dipartimento di Protezione Civile ha rappresentato che per un ottimale utilizzo delle squadre di volontari e dei mezzi a disposizione è necessario che i Comuni e i direttori delle operazioni di spegnimento agiscano in stretto raccordo con la Protezione civile. Ha inoltre assicurato che i Comuni, sulla scorta di apposita pianificazione, possono chiedere il supporto della Protezione civile nell’attività di avvistamento.

 

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