Società

Pubblicato il 10 Luglio 2017 | di Redazione

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La riqualificazione di villa Margherita

Villa Margherita sarà riqualificata. Finalmente. Il polmone verde che sorge nel cuore di Ragusa riceverà le necessarie attenzioni e potrà meglio accogliere bambini, famiglie e anziani alla ricerca di qualche momento di relax e di socializzazione. Tra gli interventi previsti in un progetto prossimo alla realizzazione il restauro dell’ingresso con il recupero del disegno originale del mosaico, la pavimentazione dei viali in pietra calcarea che sostituirà l’asfalto oggi esistente, il rifacimento delle orlature delle aiuole, la pulizia e il restauro degli elementi di arredo in pietra come i sedili, i vasi e le colonnine, la sistemazione di nuovi cestini porta rifiuti e la manutenzione delle recinzioni e dei cancelli in ferro battuto. Spetterà poi ai cittadini salvaguardare questo bene pubblico che potrebbe anche essere meglio tutelato con l’installazione di telecamere di videosorveglianza.

Su questo progetto, redatto dall’architetto Rosario Scillone e dal geometra Lorenzo Cascone, il Comune investirà 214mila euro.

«È questo uno dei  nuovi interventi  programmati dall’amministrazione comunale – spiega l’assessore ai centri storici Massimo Iannucci – nell’ambito del piano di miglioramento delle ville e giardini pubblici comunali. Nostra  intenzione è infatti quella di rendere più funzionali ed efficienti le ville comunali che necessitano di interventi di manutenzione straordinaria al fine di renderle maggiormente fruibili ai cittadini e sopratutto ai bambini che frequentano con le loro famiglie tali luoghi».

Oggi villa Margherita vive una fase di declino. La parte superiore è frequentata soprattutto da famiglie di immigrati che ne hanno fatto il loro punto di incontro e di socializzazione (ci sono giorni e orari nei quali si ritrovano le comunità polacche o romene o di altri Paesi che vivono in città), mentre la parte bassa sconta gli errori commessi in passato quando si decise di cancellare gli unici impianti sportivi esistenti nel centro storico per far posto all’iniziativa dei privati che avrebbero dovuto farsi carico anche della cura del verde pubblico. A distanza di qualche anno quel tipo impostazione ha mostrato i suoi limiti e oggi pare necessario ripensare quel tipo di impostazione, magari restituendo ai ragazzi e al centro storico degli impianti sportivi dove poter crescere in modo sano e sfogare il proprio entusiasmo. Di una pizzeria in più si può fare a meno, più difficile rinunciare alla cura del verde e a degli spazi pubblici destinati ai ragazzi.

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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