Società

Pubblicato il 21 Novembre 2017 | di Mario Cascone

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Il bullismo figlio della noia? Le responsabilità dei genitori

Martedì 31 ottobre si è tenuto a Vittoria, presso la chiesa di San Domenico Savio, un incontro sul tema “I bullismi e i nuovi genitori”. Organizzato dal vicariato foraneo di Vittoria, l’incontro ha visto la partecipazione di sacerdoti e fedeli provenienti dalle varie parrocchie della città.

A tenere la relazione è stato chiamato il Dr. Giuseppe Raffa, pedagogista e responsabile dell’ambulatorio antibullismi dell’Asp di Ragusa, autore di alcune importanti pubblicazione su questo tema. Raffa ha precisato anzitutto che non c’è una sola forma di bullismo, perché in realtà esistono diversi tipi di comportamento bullistico tra gli adolescenti e i giovani. Al bullismo scolastico o perpetrato nel tempo libero si aggiunge oggi, in maniera sempre più minacciosa, il cosiddetto “cyber-bullismo”, portato avanti sul web e sui diversi social associati a questo mondo virtuale. Si sono già verificati gravissimi episodi di bullismo in questo campo, con conseguenze nefaste per alcuni ragazzi che, non reggendo all’impatto, si sono suicidati.

Una delle cause principali della diffusione del comportamento bullistico è, secondo Raffa, la latitanza di tanti genitori, i quali incontrano serie difficoltà nell’educare i figli o vi hanno rinunciato da tempo. I “nuovi genitori” sono quelli che la nefasta propaganda liberal-radicale chiama semplicemente “genitore 1” e “genitore 2”, rinunciando a definire i ruoli di padre e di madre. La crisi della famiglia è alla base di atteggiamenti bullistici da parte di ragazzi che “hanno” tutto sul piano materiale, ma non “sono”, nel senso che non riescono a dare senso e significato alla propria esistenza, diventando spesso vittime della noia e mettendo in atto azioni spavalde a danno dei loro coetanei più deboli.

Una delle strade da percorrere per cercare di risolvere il problema è, secondo Raffa, un lavoro di “rete” fra le diverse agenzie educative (famiglia, scuola, chiesa ecc.), mirante a formare e informare su questo fenomeno, che va fronteggiato anche con adeguati piani educativi portati avanti dalle strutture pubbliche e private.

Alla relazione di Giuseppe Raffa ha fatto seguito un lungo ed interessante dibattito, che ha visto protagonisti alcuni genitori ed insegnanti, i quali hanno parlato della loro personale esperienza ed hanno posto domande appropriate al relatore.

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Autore

Sacerdote dal 1981, attualmente Parroco della Chiesa S. Cuore di Gesù a Vittoria, docente di Teologia Morale allo studio Teologico "San Paolo" di Catania e all'Istituto Teologico Ibleo "S. Giovanni Battista" di Ragusa, autore di numerose pubblicazioni e direttore responsabile di "insieme".



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