Attualità

Pubblicato il 13 Dicembre 2017 | di Gabriella Chessari

0

Ambulatorio Solidale: un’idea che diventa realtà

Ieri sera presso i locali della parrocchia di San Pietro (Via Lazio – Ragusa), il vescovo di Ragusa, mons. Carmelo Cuttitta, ha inaugurato l’Ambulatorio Solidale.

Un’iniziativa pensata tempo fa e nata dalla collaborazione  tra l’Ufficio Caritas,  l’Ufficio di Pastorale della salute, l’Ordine dei Medici e dei Farmacisti e il Rotary di Ragusa, che finalmente si è concretizzata grazie a don Gino Ravalli, parroco della parrocchia di San Pietro, il quale ha messo a disposizione i locali parrocchiali che ospiteranno il laboratorio.

“Negli ultimi anni l’Osservatorio delle Povertà e delle risorse della nostra diocesi – ha affermato Domenico Leggio, direttore della Caritas – ha evidenziato un disagio sempre crescente sul versante sanitario. È questa una povertà poco visibile che riguarda in prevalenza anziani e migranti, ma anche una fascia considerevole di famiglie italiane. Una povertà senza vie di mezzo: o si chiede o non ci si cura”.

“Purtroppo ci sono molte famiglie che vengono da noi in punta di piedi – testimonia don Giorgio Occhipinti, direttore dell’Ufficio di Pastorale della Salute – con un  filo di vergogna a chiedere aiuto e cure. L’ambulatorio solidale vuole essere uno ‘sportello di ascolto sanitario’ con funzione di consulenza e orientamento per tutte quelle persone che non sanno come accedere ai servizi ambulatoriali o non possono permettersi il pagamento di visite specialistiche urgenti.”

Diversi gli interventi che si sono susseguiti dei vari “partner” dell’iniziativa, dal presidente dell’Ordine dei Medici a quello dei Farmacisti, dal presidente del Rotary alla rappresentante dell’ASP,  nei quali ognuno di loro ha dato la propria disponibilità sia professionale che di informazione.

Il Vescovo, infine, ha focalizzando l’attenzione sulla parrocchia, citando una frase di Papa Giovanni XXIII: La parrocchia è la fontana del villaggio… è proprio nella parrocchia dove si vivono le realtà locali e con l’impegno concreto si sta vicino alla gente. Il corpo ecclesiale – ha concluso mons. Carmelo Cuttitta – deve essere sempre pronto a leggere la realtà e ad intervenire anche con i pochi mezzi che possiede, ricordandosi sempre che il primo passo è l’accoglienza e l’ascolto”.

Dopo gli interventi si è proceduto alla benedizione dei locali che saranno aperti e fruibili da via Umbria n.6, grazie ai volontari della Caritas e delle Pastorale della Salute. Si offriranno, dunque, consulenze in collaborazione con le istituzioni sanitarie e si forniranno gratuitamente farmaci di base.

Come avvenuto già per il Ristoro San Francesco, anche l’Ambulatorio Solidale non è una risposta autosufficiente, ma vuole far parte di un processo più ampio di presa in carico delle persone, attuato con i centri di ascolto, le parrocchie, i servizi di accoglienza e di prossimità. Per tale motivo, anche l’accesso all’Ambulatorio solidale è “concordato” con queste realtà che accompagnano le persone a livello sociale (Parrocchie, Istituti Religiosi, centri d’ascolto, Conferenze San Vincenzo, Vo.cri).


Autore

(Ragusa 1978) moglie, mamma e collaboratrice dal 1998 dell'Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Ragusa.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna Su ↑