Vita Cristiana

Pubblicato il 20 Dicembre 2017 | di Orazio Rizzo

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Il presepe multietnico nell’antico borgo di Fossa di Lupo

A Vittoria la tradizione del presepe vivente è messa in scena dagli ospiti del centro di accoglienza.

C’è un posto a Vittoria dove la tradizione del presepe rivive magicamente: è l’antico e secentesco Borgo di Fossa di Lupo, a cavallo tra Comiso e Vittoria, dove da anni la parrocchia Spirito Santo, realizza uno dei presepi viventi più belli della provincia iblea.

Tradizione che da 28 anni anima la vita della comunità parrocchiale e che ha fatto registrare sempre il sold out in termini di presenza,  invitando i visitatori ad intraprendere un viaggio nel tempo, introducendoli in una dimensione dal sapore antico e che riporta alla mente i fatti e i luoghi di quel meraviglioso evento.

Il borgo rivive intorno al mistero più tenero e dolce della cristianità: la nascita del Figlio di Dio che si fa uomo per salvarci. Uomo con gli uomini, Gesù viene al mondo e nel mondo per tutti, senza distinzione di razza, colore della pelle, lingua o religione: è proprio questo il senso dell’esperienza che quest’anno animerà le fredde serate al borgo, il presepe multietnico e multiculturale.

Gli ospiti del centro di accoglienza della parrocchia e di Gerico – la Città dei Ragazzi, daranno vita e corpo ai tanti personaggi che il visitatore incontrerà lungo il percorso, cristiani e non, uniti dal “mistero” che rende tutti fratelli e non conosce distinzioni.

Sono ghanesi, camerunesi, nigeriani, della Costa d’Avorio, somali ed egiziani, costretti ad abbandonare la propria casa, gli affetti, la loro terra, rifiutati da un posto all’altro, come la famiglia di Nazareth, con il proprio credo e la propria fede: musulmani, induisti, cristiani di varie confessioni, cattolici, ma tutti insieme, uniti, ricorderanno il mistero di Dio fatto uomo.

Uomo come loro, che nasce anche per loro.

«Un momento di forte inclusione e accoglienza dell’altro – racconta il parroco Don Beniamino Sacco che da decenni opera nel campo dell’accoglienza e della solidarietà, impegnato in prima linea in tante battaglie civili e sociali a favore degli ultimi e degli emigrati – una importante occasione per sentirci fratelli. Tutte le religioni celebrano dei culti, dei misteri ma la diversità non deve spaventarci anzi, è proprio nell’essere diversi che si fonda, si crea e si sperimenta la vera unità».

Questo il più grande e bel messaggio dell’edizione di quest’anno, un messaggio di pace, di speranza in un mondo migliore,  in una società che sa farsi “capanna” pronta ad accogliere, includere ed abbracciare.

 

Il presepe sarà aperto nei giorni 25 e 26 dicembre 2017 ed ancora nei giorni 1 – 5 – 6 gennaio 2018 in c/da Fossa di Lupo a Vittoria

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