Vita Cristiana

Pubblicato il 3 Gennaio 2018 | di Agenzia Sir

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…Oramai anche quest’ anno è fatta !

E’ la frase di sempre …”oramai anche quest’ anno è fatta”: nonostante tutto è ancora l’alba di un nuovo anno. E nell’animo di tutti si tenta di buttare alle spalle crisi economica e politica, problemi mai risolti, disoccupazione imperante, degrado dell’ambiente, autostrade solo nei sogni, e poi ancora ristrettezze economiche e barboni lasciati a spegnersi all’addiaccio, nuovi poveri, suicidi per fame, immigrazione senza regole, disastri ambientali causati dall’uomo, depauperamento dei valori nazionali… potremmo continuare all’infinito.

Ma pur in questa traballante realtà anche quest’anno viviamo il clima del Natale! Ed è un Natale di speranza sulle orme del grande Papa Francesco che sta scompaginando la staticità della Chiesa stessa infondendo speranza e coraggio a tutti gli uomini di buona volontà.

La straordinaria ed incomparabile intuizione di San Francesco di Assisi ha trasmesso nei secoli la raffigurazione dell’evento salvifico per l’umanità, il Figlio di Dio, il Redentore che nasce in un’umile grotta. Il paesaggio, immerso nel buio della notte, si illumina d’un tratto di un immenso bagliore di luce: è il cielo che annunzia la lieta notizia. Giungono i pastori increduli e meravigliati, la natura si risveglia a festa! La speranza nasce nel cuore di ognuno! Ogni uomo da quel meraviglioso giorno ha contemplato e contempla il grande mistero!

Nel tempo, il presepio, si è arricchito di nuovi personaggi, segno dei tempi e dei costumi (a Napoli la via dei presepi , San Gregorio Armeno, testimonia anche in termini allegorici lo scandire del tempo e dei personaggi del momento). Oggi si aggiunge la personificazione di nuovi soggetti: le inquietudini, gli affanni, le paure di un genere umano, bisognoso, di una risposta a tanti interrogativi, la povertà di ieri e di oggi, e forse troveremo accanto al Presepe la mamma che vede un futuro incerto per i propri figli, i corpi dolenti di chi è afflitto da morbi oscuri, l’ isolamento di chi grida e nessuno lo ascolta, i giovani che vedono sfiorire la propria giovinezza e la speranza in un futuro migliore, senza un margine di possibile realizzazione e forse anche l’opulenza di tanti agi a scapito di chi non ha niente.

Sembra quasi un normale periodare, scontato, al limite di una quotidiana ripetizione . Così non è!
Il Natale del Signore, ingloba nella sua essenza, le profonde verità della vita. E potremmo paragonare l’esistenza quotidiana ad un presepe, tante storie, tanti vissuti personali, che confluiscono alla ricerca del sommo bene: Dio, incarnatosi, per redimere tutti noi!

Ancora Buon Natale e Sereno Nuovo Anno! A te donna anziana, uomo anziano, la grazia invisibile di un Dio buono e misericordioso, possa tradursi nell’annientare l’abbandono al proprio destino in un nuovo e rinnovato slancio, con l’aiuto dei figli ,dei nipoti, dei vicini di casa e di tanti uomini di buona volontà. A te che vivi il dramma della malattia, le lacrime di Gesù Bambino, allevino il tuo fardello, portando sollievo e speranza. A te che vivi le assurdità di un mondo capovolto, il tenero sguardo di un bambino che è Dio, ti sostenga, in compagnia degli angeli, veri custodi della pietà celeste.

L’emozione del presepe giunga a tutti, anche a chi vive con la convinzione di credere di non essere più buono a nulla, sperduto in un angolo buio e freddo di una strada, nell’indifferenza di tutti. E’ la greppia dell’umanità: è nato il Signore, ed è nato per tutti, ed a tutti grida, abbiate speranza nell’anno che viene, il sole sorgerà ancora e sempre per ciascuno di noi.

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