Pubblicato il 16 Febbraio 2018 | di Agenzia Sir
0Parroco dei Salesiani minacciato con una “finta” pistola
Mette in opera atti persecutori pluriaggravati nei confronti del parroco della chiesa dei salesiani nonché nei confronti dei numerosi giovani che frequentano quell’oratorio, ma viene tratto in arresto dagli uomini dell’Ufficio Volanti della Questura di Ragusa: è un giovane ragusano di 27 anni.
Il soggetto, già colpito da numerosi precedenti di polizia e destinatario della misura dell’avviso orale emesso dal Questore di Ragusa, in più occasioni si è presentato all’interno degli spazi della parrocchia portando scompiglio e minacciando anche di morte il parroco della Chiesa, utilizzando a scopo intimidatorio dei coltelli.
L’uomo aveva seminato un clima di paura ed intimidazione all’interno dell’oratorio tanto da portare molti genitori ad allontanare i propri figli da quel luogo di aggregazione e svago. Poi l’azione più eclatante , giorni addietro lo stesso si ripresenta all’interno dei locali della parrocchia minacciando di morte il parroco verso il quale “puntava” una pistola, risultata giocattolo: “colpa” del sacerdote quella di aver richiesto l’intervento della Polizia di Stato per controllare un gruppo di persone che sostavano con atteggiamenti sospetti nei pressi degli ambienti parrocchiali.
E’ da dire che a fine anno una Volante della Polizia era intervenuta nel centro storico per la segnalazione di un soggetto che minacciava dei ragazzi impugnando una pistola. Sul posto i poliziotti avevano prontamente bloccato lo stesso giovane rinvenendo all’interno della sua abitazione una pistola (risultata giocattolo), con la canna totalmente occlusa ma senza il previsto tappo rosso. In quella occasione era scattata la denuncia per le gravi minacce messe in atto e la segnalazione per la misura di prevenzione nei suoi confronti.
Dopo i fatti il parroco, senza indugio, anche per tutelare tutti i fruitori degli spazi dell’oratorio (soprattutto ragazzi) ,ha denunciato l’accaduto presso gli Uffici della Questura riferendo su tutti gli di altri episodi in cui lo stesso si era presentato con dei coltelli, minacciando i presenti. Nella circostanza inoltre il sacerdote ha consegnato le immagini registrate dalle telecamere interne all’oratorio che avevano ripreso in parte l’uomo nel mentre, con fare spavaldo e alla presenza anche di altri ragazzi minorenni, lo minacciava di morte impugnando una pistola. Non pago, inoltre, l’uomo reiterava pubblicamente le minacce verso il sacerdote attraverso un social network, provvedendo subito dopo alla cancellazione del post.
Esaminato attentamente il video, il giovane è stato immediatamente riconosciuto dagli uomini diretti dal Commissario Capo Filiberto Fracchiolla che hanno raccolto l’insieme delle denunce e dei precedenti interventi effettuati nei confronti dello stesso, consegnando alla locale Procura della Repubblica una corposa informativa con tutti gli elementi di prova raccolti nell’immediato nei suoi confronti. Vista la gravità dei fatti posti in essere e i gravi indizi di colpevolezza raccolti, il Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Santo Fornasier, aderendo in pieno alla ricostruzione formulata, ha proceduto alla richiesta della misura cautelare dell’arresto nei confronti del responsabile, accusato del reato di atti persecutori pluriaggravati.
Il giudice per le indagini preliminari Dott. Reale ritenendo concreto il pericolo di reiterazione dei reati della stessa specie e gravi gli elementi raccolti a suo carico ne ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari. A conclusione della deprecabile vicenda Alessandro Licciardino, ventisettenne ragusano, è stato tratto in arresto e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.