Pubblicato il 27 Febbraio 2018 | di Redazione
0Istituito il servizio turistico di linea, a mezzo di bus scoperti, che collega Ragusa al Castello di Donnafugata
Bus scoperti della SAIS Trasporti garantiranno il servizio di trasporto pubblico che collegherà Ragusa al Castello di Donnafugata.
La Giunta Municipale in data odierna ha approvato infatti la delibera con cui si istituisce detto servizio che non comporterà alcun onere a carico del Comune.
L’adozione di tale importante provvedimento si è resa possibile in quanto il 12 febbraio scorso il Dipartimento infrastrutture e Mobilità Trasporti del competente Assessorato regionale ha rilasciato il nulla osta tecnico necessario per l’avvio del servizio rilevando la sussistenza dei requisiti normativi vigenti per ciò che concerne il percorso che dovrà effettuare il mezzo pubblico.
Il tragitto autorizzato sarà dunque il seguente:
Piazza del Popolo (capolinea), Viale Ten. Lena, Piazza Libertà, via Filippo Pennavaria, Piazza Cappuccini, via Marsala, via Meli, via S. Vito, Corso Italia, Via Cagini, via Canova, Viale Europa, Via Ettore Fieramosca, SP 60, SP 80 SP 71, Castello di Donnafugata con riutorno percorrendo la SP 13, SS 115 , via Loenone, Viale delle Americhe, via s. Luigi, Corso V. veneto, vgioa Archiimede, via carducci, via Zama, via Epicarmo, Via Di vittorio, piazza Vann’Antò, , via Virgilio, via Risorgimento, viale Sicilia, ed il capolinea Piazza del Popolo.
“L’attivazione di questo nuovo importante servizio di trasporto pubblico turistico – dichiarano il sindaco Federico Piccittto e l’assessore alla mobilità Antonio Zanotto – contribuirà a valorizzare il nostro patrimonio artistico culturale e paesaggistico. Abbiamo già favorevolmente sperimentato tale tipo di trasporto a mezzo di bus turistici scoperti della SAIS la scorsa primavera con la copertura del tracciato Ragusa – Ibla. Siamo certi che il collegamento della nostra città con il Castello di Donnafugata con i nuovi mezzi di trasporto turistici riscuoterà l’interesse di tanti anche in vista della prossima apertura, nei bassi dell’antico maniero di proprietà comunale, del Museo del Costume”.