Società

Pubblicato il 21 Marzo 2018 | di Redazione

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Situazioni di povertà nel territorio ibleo, la Caritas presenta i suoi dati

Giovedì 22 alle 17.30 la Caritas presenta i dati sulle situazioni di povertà nel territorio ibleo.

La Caritas diocesana di Ragusa riaccende i riflettori sulle situazioni di povertà del territorio. Giovedì 22 marzo, alle 17.30, nel saloncino del Vescovado, in via Roma 109, a Ragusa, saranno illustrati i dati che evidenziano l’attività e l’impegno della Caritas e della Chiesa ragusana nel contrasto alle povertà. All’incontro è stato invitato anche il vescovo monsignor Carmelo Cuttitta. I dati sono stati elaborati dall’Osservatorio diocesano delle povertà e delle risorse.

Per la Caritas è un momento importante non solo per fare il punto sulle attività portate avanti ma anche per condividere con i volontari e con tutta la comunità il senso di un agire spesso silenzioso. Saranno illustrati dati e numeri ma ancor più, attraverso queste statistiche, si darà voce alle persone che si rivolgono alla Caritas per chiedere vicinanza e aiuto.

I responsabili della Caritas saranno a disposizione dei giornalisti, subito prima dell’inizio dell’incontro e subito dopo, per ogni chiarimento o approfondimento che si dovesse rendere necessario.

+ L’Osservatorio delle Povertà
L’Osservatorio delle Povertà e delle Risorse (OPR) nasce in Caritas sulla base della sollecitazione emersa nel corso del 2° convegno ecclesiale nazionale (Loreto 1985): “Dobbiamo (…) acquisire un’adeguata competenza nella lettura dei bisogni, delle povertà, dell’emarginazione: un osservatorio permanente, capace di seguire le dinamiche dei problemi della gente e di coinvolgere direttamente la comunità ecclesiale in modo scientifico, non dovrebbe mancare in nessuna chiesa locale” ( CEI, La Chiesa in Italia dopo Loreto, cit.). L’osservatorio ha, quindi, una funzione esplicitamente pastorale. È uno strumento della chiesa diocesana affidato alla Caritas quale “strumento a servizio della Chiesa locale, per aiutare la comunità cristiana a osservare sistematicamente le situazioni di povertà, di disagio, di emarginazione, di esclusione presenti sul territorio e le loro dinamiche di sviluppo, comunicando e rivolgendosi alla comunità ecclesiale e all’opinione pubblica, favorendo il coinvolgimento e la messa in rete dei diversi attori sociali impegnati sul territorio – verificare ed approfondire l’utilizzo delle risorse e stimolare eventuali proposte di intervento” (ibidem).

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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