Vita Cristiana

Pubblicato il 23 Marzo 2018 | di Redazione

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Giornata mondiale di preghiera, l’ecumenismo non è un’utopia

A Vittoria, nella chiesa di Santa Maria Goretti si è svolta la celebrazione liturgica della Giornata mondiale di preghiera (Gmp)  il cui l’intero svolgimento è affidato alle donne impegnate nell’ecumenismo delle chiese locali.

Ha dato il benvenuto don Flavio Maganuco e, a conclusione della preghiera, è intervenuto Stefano Battaglia, delegato dell’ufficio diocesano di pastorale sociale, nonché rappresentante dell’associazione della Salvaguardia del Creato.

Il movimento della Gmp ha lo scopo di riunire nella preghiera donne di varie etnie, culture e tradizioni diverse in una giornata annuale di preghiera comune.

Durante la Conferenza internazionale, cui prendono parte delle donne delegate da circa 180 Paesi, vengono appositamente scelti i temi e i paesi, di lì a poco, oggetto di approfondimento e di studio della liturgia da celebrare in tutto il mondo, il primo venerdì di marzo. In questo modo, ogni anno, vengono rivisitati la cultura, la tradizione e la storia stessa di una Nazione con lo scopo di sentirla più vicina attraverso la preghiera. Il Paese protagonista della liturgia di quest’anno è stato il Suriname.

Le partecipanti sono state coinvolte dall’ambiente creato appositamente per richiamare le usanze e la cultura del paese latino-americano attraverso alcune diapositive, la carta geografica e la bandiera  del Paese, piatti e prodotti tipici del posto.

Come gli scorsi anni, hanno preso parte alla liturgia alcuni dei ragazzi musicisti e cantanti della Chiesa cristiana “New Creation” di Scoglitti e alcune delle donne del coro della chiesa cattolica ospitante. L’omelia è stata affidata alla rappresentante della comunità luterana, Gisela Salomon che, soffermandosi sul ruolo di Dio, dell’uomo e del tempo, ha auspicato un rapporto senza tempo in cui Dio, l’uomo e il creato vivano in perfetta armonia.

“La Creazione di Dio è molto buona”, tratto dal Primo Libro della Genesi, capitolo 1,  verso 31, tema della liturgia 2018, vuole essere un invito, rivolto all’intera umanità (non soltanto alle donne) a custodire il creato, a prendercene cura. Interessarci del pianeta, dei mari, dell’acqua, dell’aria, delle piante ma soprattutto dei nostri simili, dei fratelli, dell’individuo nella sua totalità sono i punti cardine di un eventuale e possibile sviluppo economico, politico e sociale di un intero Paese.

L’incontro si è così rivelato, non soltanto un momento di riflessione, ma anche di comunione fraterna tra i partecipanti presenti alla liturgia che, alla fine della funzione religiosa, hanno degustato i piatti tipici del Suriname.

di Francesca Spitale

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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