Pubblicato il 9 Aprile 2018 | di Agenzia Sir
0Madonna di Gulfi simbolo di grande fede a Chiaramonte
Ѐ stato il gran giorno quello di domenica scorsa: dopo la vestizione della Vergine, un altro rito molto speciale, il pellegrinaggio da Chiaramonte verso il santuario. Alle 9,00 la celebrazione eucaristica è stata presieduta dal rettore del santuario, padre Graziano Martorana, poi alle 10 la tradizionale salita del simulacro della Madonna. In chiesa Madre si è rinnovato il rito del saluto alla Madonna da parte del predicatore, frate Alfio Lanfranco, ofm, mentre la celebrazione eucaristica è stata presieduta dall’arciprete-parroco della chiesa Madre, don Salvatore Vaccaro.
Alle 14,30, il tradizionale “cuncursu” per le vie cittadine, vale a dire la processione pomeridiana. Alle 17,45 un altro momento atteso con il simulacro del Patrono San Vito che è stato portato in chiesa Madre, è seguita alle 19 la celebrazione eucaristica presieduta dal predicatore mentre i canti sono stati animati dal coro della chiesa Madre. L’altro giorno i fedeli chiaramontani hanno potuto ridare lustro alla cappella dedicata a San Giorgio: dei lavori di rifacimento si è occupato il comitato spontaneo cittadino, sostenuto anche dal Comune, che si è impegnato a restaurare questa edicola votiva che sorge lungo il percorso fatto dal simulacro di Maria Santissima di Gulfi. Proprio qui, tra l’altro, c’è stata la sosta durante la processione per il canto del “Tota pulcra”.
La cappella di San Giorgio, che si fa risalire al XVIII secolo, è stata riportata al suo splendore grazie al rifacimento della pietra e del dipinto ad opera di Carmelo Battaglia e di Raffaele Catania, il sindaco, con i componenti della Giunta, erano presenti alla svelata della cappella. I sacerdoti, per pochi minuti, hanno posto nella cappella la reliquia di San Giorgio custodita nel santuario.
Devozione senza limiti e fervore religioso incontenibile in questi giorni nella ridente cittadina, emozioni dal notevole impatto quelle che hanno animato i riti preparatori con una presenza eccezionale di fedeli per il rito della “Svelata”. Il santuario di Chiaramonte, dove è stato dato il via ai solenni festeggiamenti in onore di Maria Santissima di Gulfi, Patrona principale e regina del centro montano, è risultato letteralmente strapieno di devoti. Ogni anno, in questo modo, viene testimoniata l’eccezionale attenzione che l’intera comunità dedica a una cerimonia molto speciale. E’ stato padre Graziano Martorana, alla sua prima festa in qualità di rettore del santuario e parroco di San Nicola, ad aprire la nicchia in cui è custodito il simulacro della Vergine Maria.
Prima della “Svelata” ha fatto il suo ingresso in chiesa “u bajardu”, portato dai devoti, per essere posto ai piedi del simulacro. I portatori hanno legato il proprio fazzoletto per segnare il posto che occuperanno domani mattina in occasione della tradizionale salita. Questi intensi tre giorni collegati alla prima parte dei festeggiamenti sono culminati domenica con la tradizionale processione della salita della Madonna, capace di coinvolgere migliaia di persone. L’apertura della teca è stata accompagnata dalla tradizionale marcia N.11, eseguita dal corpo bandistico Alessandro Scarlatti, a cui ha fatto seguito l’Inno di Maria cantato dai fedeli.
Al tradizionale rito erano presenti il parroco della chiesa Madre, don Salvatore Vaccaro, il sindaco Sebastiano Gurrieri con i rappresentanti dell’amministrazione comunale. E, ancora, i sacerdoti Filippo Bella, Giovanni Piccione e Fabio Stracquadaini, oltre al maresciallo dei carabinieri Alberto Bruno, comandante della locale Stazione. Un altro momento particolare è stato quello dell’accensione dell’artistica luminaria in piazza Duomo.