Pubblicato il 12 Aprile 2018 | di Gabriella Chessari
0Operazione Senza Confini Camerun – Lo spettacolo
Un team di docenti delle classi quinte e quarte della scuola “Mariele Ventre” di Ragusa con la collaborazione delle scuole “Paolo Vetri” e “Palazzello”, ha ideato il progetto “Senza Confini” Camerun. Un’operazione nata dalla volontà di garantire ai bambini che vivono nelle zone più povere del mondo, la possibilità di ricevere un’istruzione.
«Lasciateci ingaggiare una lotta globale contro l’analfabetismo, la povertà e il terrorismo e lasciateci prendere in mano libri e penne. Queste sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un maestro, una penna e un libro possono fare la differenza e cambiare il mondo. L’istruzione è la sola soluzione ai mali del mondo. L’istruzione potrà salvare il mondo».
Partendo proprio dal messaggio di Malala alle Nazioni Unite le insegnanti in questi mesi hanno condotto i ragazzi a maturare e sperimentare il privilegio di poter ricevere un’istruzione, un privilegio sancito nero su bianco dalla nostra Costituzione, e a condividere questo privilegio attraverso l’esercizio della solidarietà concreta coinvolgendoli nel Progetto “Aiutiamoli a Crescere”.
Tramite la vendita di oltre 5000 braccialetti donati da Naima, i ragazzi coinvolti hanno raccolto una consistente somma che sarà donata all’associazione ragusana “Aiutiamoli a Crescere” del presidente Giuseppe Cugno Garrano, per contribuire alla costruzione di una scuola nel villaggio di Karewa in Camerun.
La consegna della somma avverrà sabato 14 aprile alle ore 18,00 presso il Teatro Tenda a Ragusa, al termine di uno spettacolo ideato e realizzato proprio dagli alunni che hanno scelto tre figure simbolo: Malala, don Lorenzo Milani e Nelson Mandela.
L’ingresso è libero ed aperto a tutti.
“L’associazione ‘Aiutiamoli a crescere’ è impegnata e si occupa – afferma il presidente Giuseppe Cugno – esclusivamente della costruzione di scuole; perché siamo convinti che solo dando un’istruzione adeguata si potrà avere uno sviluppo sociale del popolo africano. Dalle scuole verranno fuori medici, agronomi, docenti e saranno loro che porteranno avanti il loro Paese. Sono davvero orgoglioso – conclude Giuseppe Cugno – dei ragazzi e dei docenti per l’impegno e la sensibilità che hanno dimostrato”.