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Pubblicato il 16 Maggio 2018 | di Agenzia Sir

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A Comiso la Festa dell’ Addolorata e l’attesa dei “matricrisiari”

Quest’anno è l’edizione numero 108 anni di tradizione, oltre un secolo di devozione: la città di Comiso torna in festa, come succede a maggio, per un momento di grande spessore religioso, storico e culturale. Prendono il via venerdì 18, in chiesa Madre, i solenni festeggiamenti in onore di Maria Santissima Addolorata con il tradizionale “Settenario” che quest’anno, sino al 24 maggio, sarà predicato dal sacerdote Corrado Germano dei frati minori conventuali.

In preparazione dei momenti clou, per sette giorni, al termine della messa, una fase vibrante e ricca di pathos, il canto della “Sittina”, con la preghiera che di volta in volta sarà animata da gruppi e associazioni differenti, farà rivivere ai fedeli i dolori di Maria. In particolare, viene declamato un testo dialettale di origine antichissima e composto da sette strofe che parla dei sette dolori della Vergine: la profezia di Simeone, la fuga in Egitto, la sosta di Gesù nel tempio, l’incontro sulla via del Calvario, la crocifissione, la morte e la deposizione con la sepoltura. Al termine, i fedeli, con la recita di alcuni versi in dialetto, esprimono l’adesione al progetto di salvezza divino che passa necessariamente attraverso il dolore e la morte. La partitura originale è per banda. Nei primi del ‘900 è stata adattata per essere eseguita con l’organo. La festa dell’ Addolorata si celebra, di regola, la terza domenica di maggio. Quest’anno, ricorrendo il 20 maggio la solennità di Pentecoste, sarà eccezionalmente celebrata la quarta domenica, il 27 maggio. Il parroco di Santa Maria delle Stelle, don Innocenzo Mascali, assieme ai componenti del comitato dei festeggiamenti, con in testa il vicepresidente Salvatore Battaglia, il segretario Francesco Delaimo e il tesoriere Roberto Giannone, hanno predisposto una serie di iniziative che, come sempre, sono destinate a richiamare un numero consistente di fedeli. “Il comitato, composto anche da molti portatori ed altri cari amici – afferma Battaglia – si è impegnato nella raccolta di sostegni economici da parte di sponsor. Nonostante il periodo non florido, lo slancio di partecipazione di tali sostenitori è stato non dissimile da quello degli scorsi anni. Tutto ciò a testimonianza della grande attenzione che i comisani riversano nei confronti di questo straordinario momento di festa”. Molto significativo il messaggio ai fedeli che l’arciprete parroco ha inteso trasmettere per l’occasione alla comunità. “L’umanissimo atteggiamento di compassione di Maria – sottolinea don Mascali – è la concretezza della sua misericordia; chi veramente sente compassione, impara a fermarsi, a guardare con occhio di misericordia le piaghe dell’uomo, chiunque esso sia, qualunque sia il suo nome e la sua condizione, e se ne sa fare carico, senza retorica o perbenismo, ma solamente con amore. Chiediamo alla Vergine Maria che anche in noi la compassione si unisca alla misericordia”. Ogni giorno durante il solenne Settenario ci sarà alle 9 la celebrazione eucaristica, alle 18,30 la recita del Santo Rosario e la recita della Coroncina del mese di maggio mentre alle 19 prenderà il via la celebrazione eucaristica a cui seguirà la tradizionale Sittina. Il culto alla Madonna, venerata presso la Chiesa Madre Santa Maria delle Stelle, si è sviluppato in modo particolare dal 1774, anno in cui fu acquistato a Napoli l’attuale simulacro che fino al 1910 veniva portato in processione il Venerdì di Passione, ovvero il Venerdì che precede la Domenica delle Palme. Ma proprio centootto anni fa, su richiesta dei fedeli “matricrisiari”, i parrocchiani della Chiesa Madre, monsignor Luigi Bignami, arcivescovo della Diocesi di Siracusa, decise di posticipare l’evento proprio a maggio, mese tra l’altro dedicato alla Madonna. Per i devoti e per la comunità religiosa della città di Comiso si tratta di un appuntamento molto atteso e insostituibile. Per tutta la durata della festa, l’emozione è palpabile e rinnova il grande legame esistente tra i fedeli comisani e la Madonna Addolorata.

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