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Pubblicato il 23 Maggio 2018 | di Giuseppe Nativo

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Allergie di primavera: difendersi dai pollini

C’è starnuto e starnuto in questi mesi. Chi ha il raffreddore da virus, anche per le frequenti differenze di temperature nel corso della giornata che hanno caratterizzato questi periodi, e chi già ha iniziato a starnutire per l’allergia legata all’arrivo dei pollini. Complice anche il vento. Tali condizioni climatiche creano l’ideale habitat per gli agenti patogeni e per quella tremenda parietaria (altrimenti denominata “erba di vento”). Questa pianta erbacea emerge (oppure si nasconde) infatti dovunque: nelle zone campagnole di periferia come anche al centro della città, non disdegnando, in quest’ultimo caso, persino i piccoli angoli dei marciapiedi. Per il resto, i pollini che maggiormente colpiscono in questa stagione nel nostro territorio sono quelli delle graminacee (ad esempio, frumento e granturco), già presenti sin dal mese di marzo per continuare a imperversare con crescente intensità a maggio e giugno.

La reazione allergica è una risposta complessa determinata dall’interazione di diversi fattori, genetici, immunitari e ambientali. Esiste un certo grado di familiarità nella propensione di un individuo a diventare allergico, anche se questa familiarità non è stata provata in relazione al tipo di allergeni (ad esempio pollini e polvere). La permanenza in ambienti ricchi di pollini o l’abbassamento delle difese immunitarie, a causa di una malattia o a un periodo di debilitazione, possono però contribuire allo sviluppo di allergie anche in individui non predisposti.

Paradossalmente esistono in natura delle piante che si rivelano insolite “alleate” degli allergici. In tal caso possono essere di grande aiuto erbe ricche di oli essenziali per fluidificare il muco delle vie respiratorie e che possono essere utili per chi soffre di bronchite cronica e si trova a fare i conti con i pollini. In questi casi molto utili si rivelano i vapori a base di pino, eucalipto, lavanda e menta, che non hanno un’azione specifica per l’allergia ma posseggono un’ottima attività fluidificante.

L’acqua calda, infatti, allo stato aeriforme è già di per sé curativa, ma con l’aggiunta di elementi balsamici l’effetto benefico aumenta. Il vapore, tra l’altro, essendo in grado di raggiungere anche cavità e spazi particolarmente angusti, penetra nelle mucose infiammate, fluidificando muco e decongestionando il naso. Insomma, dalla natura non arrivano solo insidie per chi soffre di pollinosi.

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Autore

Pubblicista. Appassionato di storia locale. Nel 2004 ha pubblicato un libro sulla Inquisizione in Sicilia nel XVI secolo, con particolare riferimento alla Contea di Modica. Collabora a diverse testate cartacee e on line.



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