Pubblicato il 11 Giugno 2018 | di Agenzia Sir
0Carrubo ibleo simbolo del territorio
È la pianta che può definirsi l’emblema della terra iblea, dopo un periodo di sottovalutazione oggi meritatamente il suo valore riemerge novella “araba fenice”. Il suo uso più comune è stato quello di mangime per animali, adesso passa a quello meno solito, almeno dalle nostre parti, di alimento.
Una circostanza paradossale se si considera che da queste parti si produce il 70 per cento della produzione nazionale di carrube. Ma la valorizzazione agroindustriale del carrubo può avere applicazioni di ogni tipo. Basti pensare, ad esempio, che dalla polpa di carruba, tostata e micronizzata, si ottiene una farina utilizzabile per realizzare pasta, pani e dolci.
E, poi, i suoi valori nutrizionali la rendono adatta a vari tipi di dieta. Può essere utilizzata, ad esempio, dai celiaci, perché non contiene glutine, da vegani e da intolleranti al lattosio, perché contiene la vitamina B12 che normalmente si trova nella carne e nel latte, e da chiunque sia a dieta, perché il suo sapore naturalmente dolciastro e simile a quello del cacao consente di utilizzare meno zucchero nelle ricette dei dolci.
Ma gli utilizzi della carruba non si limitano all’ambito alimentare: possono servire anche in ambito cosmetico ed erboristico, per creare creme viso, polveri antiarrossamento, sciroppi dal forte potere espettorante e decotti dalle proprietà antisettiche.
Di questo e di altro ancora si parlerà sabato 16 giugno in occasione del convegno su “Il carrubo ibleo – Analisi e prospettive per la sua valorizzazione agro-industriale” in programma a Ragusa.
L’appuntamento è promosso da Sicilian Carob Flour con il patrocinio dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali della provincia di Ragusa e dell’assessorato regionale dell’Agricoltura. Si terrà nella sala aziendale Scf, zona industriale seconda fase, viale 11, a partire dalle 9:15.
“Cercheremo di tracciare il quadro – sottolinea Lorenzo Antoci, amministratore della Scf – di una questione molto vasta che, tra l’altro, non può prescindere anche dai problemi con cui i carrubeti, negli ultimi anni, sono stati costretti a fare i conti”.
A concludere gli interventi sarà l’assessore regionale dell’Agricoltura, Edy Bandiera. Ad introdurre i lavori il presidente dell’ordine degli agronomi e forestali, Francesco Celestre.
Il direttore dell’ispettorato agrario di Ragusa, Giorgio Carpenzano, parlerà del carrubo e del Psr Sicilia 2014-2020. Interveranno anche Sebastiano Vona, dirigente dell’Unità operativa S4.09, Unità periferica fitosanitaria di Ragusa, e Giovanna Garzia Tropea dell’Università di Catania oltre all’alimentarista Mario Dipasquale e al prof. Orazio Sortino.