Vita Cristiana

Pubblicato il 19 Giugno 2018 | di Agenzia Sir

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I festeggiamenti in onore di San Luigi Gonzaga

I ragusani di una popolosa zona cittadina del capoluogo si preparano a partecipare ai festeggiamenti in onore di San Luigi Gonzaga nella parrocchia omonima di via San Luigi. Le celebrazioni di quest’anno assumono un significato spirituale molto profondo perché cadono in concomitanza con il 450esimo anniversario della nascita del santo (1568-2018).

I primi appuntamenti dei festeggiamenti sono in programma martedì 19 giugno. In particolare di mattina, dalle 9,30, e nel primo pomeriggio, dalle 15,30, si terrà il torneo di roverino. E’ uno sport di squadra praticato in prevalenza in ambito scout che si gioca con un apposito cerchio di corda o gomma chiamato roverino. Il gioco è conosciuto anche con il nome di roverella. Ogni squadra sceglie un capitano e un portiere e il gioco si svolge sotto la supervisione di un arbitro. Vince la squadra che riesce a totalizzare il maggior numero di punti nel tempo stabilito.

Il parroco, don Luca Tuttobene, sempre per la giornata di domani, ha scelto un versetto tratto dalla seconda lettera ai Corinzi in cui si spiega: “Dio ama chi dona con gioia”. E quindi sempre oggi alle 20 ci sarà la presentazione dei dati sulla povertà a Ragusa a cura di Vincenzo La Monica, responsabile diocesano Osservatorio sulle povertà. Per l’occasione, chiunque potrà portare abiti nuovi o usati, soldi o generi alimentari da donare alle famiglie in difficoltà. I festeggiamenti proseguiranno sino a domenica 24 giugno quando, tra l’altro, sarà celebrato il 56esimo anniversario della erezione della parrocchia, cerimonia tenutasi il 24 giugno del 1962. Per l’occasione, l’impresa ecologica Busso Sebastiano che gestisce il servizio di igiene ambientale sul territorio comunale effettuerà un’azione di pulizia straordinaria in tutte le aree interessate dalla festa.

San Luigi Gonzaga studiò lettere, scienze e filosofia, lesse testi spirituali e relazioni missionarie, pregò e maturò la sua decisione di farsi gesuita e nonostante l’opposizione del padre inizialmente contrario (lo inviò in varie corti, sperando che la vita brillante lo facesse desistere dal suo proposito), all’età di 17 anni (il 25 novembre 1585) entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù a Roma. Studiò teologia e filosofia. A Roma ebbe tra i suoi insegnanti e direttore spirituale San Roberto Bellarmino.

 

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