Politica

Pubblicato il 24 Luglio 2018 | di Alessandro Bongiorno

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Ragusa volta pagina con Cassì

Il capoluogo dà fiducia all’ex cestista della Virtus e a una maggioranza civica orientata verso il centrodestra

Giuseppe Cassì, 55 anni, avvocato, è il nuovo sindaco di Ragusa. L’ex cestista, capitano e bandiera della gloriosa Virtus, si cimenta da qualche settimana con la guida dell’amministrazione comunale. È stato eletto, dopo un turno di ballottaggio, alla guida di una coalizione civica non distante dalle posizioni del centrodestra. Dopo cinque anni di amministrazione Cinque Stelle, i ragusani hanno preferito un volto nuovo della politica (Cassì è alla sua primissima esperienza), confermando un orientamento già emerso nelle precedenti consultazioni per l’elezione diretta del sindaco nelle quali hanno sempre scelto (con la sola eccezione del Dipasquale bis) di non confermare l’uscente e di prediligere un sindaco moderato. Termina, così, dopo un solo mandato l’esperienza del Movimento 5 Stelle che si era aperta all’insegna di un grande entusiasmo e del rinnovamento della politica e dell’amministrazione. I risultati di questo quinquennio non hanno convinto l’elettorato ragusano che ha, così, attribuito la fascia tricolore a Cassì.

Il neo sindaco ha iniziato il suo mandato affidandosi, a sua volta, a una squadra composta quasi esclusivamente da assessori al primo approccio con la politica. Si tratta di Giovanna Licitra (vice sindaco con deleghe a sviluppo economico, mercati e fiere nazionali ed internazionali, zootecnia e agricoltura, politiche agroalimentari, gestione società miste, finanziamenti europei, trasporti sostenibili); Raimonda Salamone (bilancio, tributi, affari patrimoniali, polizia municipale, turismo, spettacoli e centro storico); Giovanni Giuffrida (lavori pubblici, urbanistica e strumenti urbanistici, edilizia privata, infrastrutture, servizi tecnologici); Giovanni Iacono (istruzione, sviluppo di comunità, edilizia scolastica, verde pubblico e decoro urbano, affari generali, innovazione e nuove tecnologie, beni e patrimonio del comune, tutela animali, rapporti con il consiglio comunale, protezione civile, servizi cimiteriali); Luigi Rabito (servizi sociali, la sanità, il persone, e le politiche per la famiglia). Il sindaco ha trattenuto per sé le deleghe a contratti e contenzioso, avvocatura, sport edilizia sportiva, università frazioni, politiche giovanili cultura e beni culturali, ambiente.

In Consiglio comunale, Cassì potrà contare sul supporto di 15 consiglieri su 24, tutti provenienti dalla lista civica che porta il suo nome: Salvatore Cilia, Maria Malfa, Giovanna Licitra, Raimonda Salamone, Luigi Rabito, Fabrizio Ilardo (eletto presidente del Consiglio), Fabio Bruno, Sergio Schininà, Andrea Tumino, Gianna Occhipinti, Daniele Vitale, Luca Rivillito, Cettina Raniolo, Gianni Mezzasalma e Carmelo Anzaldo. La minoranza sarà rappresentata da Antonio Tringali, Zaara Federico, Sergio Firrincieli, Alessandro Antoci, Giovanni Gurrieri (5 stelle); Mario D’Asta e Mario Chiavola (Pd); Gianni Iurato (Ragusa Prossima); Giorgio Mirabella (Insieme).

La città chiede a Cassì e alla sua amministrazione idee, progetti e politiche per riprendere il circolo virtuoso dello sviluppo economico, fermare l’esodo di tanti giovani, ripopolare e far rivivere il centro storico, ridare centralità alla cultura, restituire dignità ai poveri, rimettere al centro di tutto la famiglia e i bambini. Il primo vero banco di prova sarà, però, la gestione del passaggio alla raccolta differenziata porta a porta in tutta la città. L’eredità è quella di un servizio partito male che ora spetterà alla nuova amministrazione e al nuovo consiglio comunale dover correggere.

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Autore

Giornalista, redattore della Gazzetta del Sud e condirettore di Insieme. Già presidente del gruppo Fuci di Ragusa, è laureato in Scienze politiche.



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