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Pubblicato il 25 Luglio 2018 | di Redazione

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Cosa sono i corridoi umanitari

Cosa sono i corridoi umanitari? È la risposta della Comunità di Sant’Egidio, della Conferenza episcopale italiana, della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e della Tavola Valdese all’emergenza immigrazione. Consente  l’ingresso legale e sicuro a donne, uomini e bambini che vivono in condizioni di grande precarietà nei loro Paesi d’origine a causa dei conflitti in corso.

Gli obiettivi. I corridoi umanitari  sono l’esatto contrario dei viaggi della speranza prima attraverso il deserto e poi a bordo dei barconi che hanno già provocato un numero altissimo di morti, tra cui molti bambini; impediscono lo sfruttamento dei trafficanti di uomini che fanno affari con chi fugge dalle guerre; concedono a persone in condizioni di vulnerabilità (vittime di persecuzioni, torture e violenze, famiglie con bambini, anziani, malati, persone con disabilità) un ingresso legale sul territorio italiano con visto umanitario e la possibilità di presentare successivamente domanda di asilo. I profughi viaggiano in modo sicuro (in aereo il cui biglietto costa molto meno del passaggio attraverso il deserto e il gommone) e, dopo i controlli delle autorità italiane, possono ottenere il rilascio dei visti umanitari.

In Italia. Arrivati in Italia, i profughi sono accolti dalle strutture degli enti che hanno stipulato il protocollo d’intesa con il Ministero dell’Interno che si preoccupano di insegnare loro l’italiano, iscrivono a scuola i bambini, aiutano gli adulti a cercare un lavoro. Nel nostro caso a siglare il “protocollo tecnico” con il Governo sono state la Conferenza Episcopale Italiana (che agisce attraverso la Caritas Italiana e la Fondazione Migrantes) e la Comunità di Sant’Egidio.

I costi. I corridoi umanitari sono totalmente autofinanziati dalla Chiesa cattolica attraverso i fondi dell’Otto per mille e non hanno quindi alcun costo per lo Stato.

La novità. Uno strumento moderno, efficace, sicuro per gestire un fenomeno complesso. I corridoi umanitari globalizzano la solidarietà, abbattono muri, creano le condizioni per un mondo più giusto.

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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