Società

Pubblicato il 2 Agosto 2018 | di Agenzia Sir

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Scovati i furbetti della Tari

“Un elemento che deve diventare oggetto di approfondita riflessione da parte dell’amministrazione comunale: il fatto che, fino ad ora, siano stati scovati circa 5.000 cittadini non iscritti nelle liste anagrafiche per il pagamento della tassa sui rifiuti. E si stima che altrettanti potrebbero essere individuati da qui alle prossime settimane. Pagare tutti per pagare meno non è uno slogan retorico, ma è pieno di buoni e sani principi su cui continuo a credere per una questione di giustizia sociale”.

E’ il consigliere comunale, Mario D’Asta, a parlare : “ Certamente è un grande sforzo quello a cui la nostra città è stata sottoposta dallo scorso maggio con l’avvio della raccolta differenziata. Sono ancora parecchie le sacche di anomalia con cui ci confrontiamo. Però, passo dopo passo, si sta cercando di arrivare a individuare il dovuto equilibrio”. D’Asta prosegue sottolineando, al contempo, come la materia sia alquanto complessa: “ma bisogna adoperarsi nella maniera più opportuna per fare rientrare chi non ha mai pagato la spazzatura e garantire quell’equità fiscale a favore degli onesti a cui tutta la cittadinanza guarda con auspicio.

Circa 10 milioni di euro recuperati e altri 10 milioni da recuperare. Ciò consentirebbe una riduzione drastica della Tari oltre che una adesione consequenziale alla raccolta differenziata”. Accanto a questo si aggiunge la necessità di prevedere una serie di misure destinate a contenere, il più possibile, il fenomeno di chi si sente autorizzato a conferire i sacchetti dell’indifferenziata agli angoli delle strade, in centro storico, o in discariche improvvisate nelle zone periferiche. “Tutto questo, naturalmente, non può andare – continua D’Asta – e dopo la fase di sensibilizzazione ed informazione, oltre che la tolleranza necessaria dovuta alla complessa fase di applicazione, ma anche dopo la fase di ascolto in cui, “in corsa”, possono e devono aggiustarsi alcuni elementi della raccolta, è necessario individuare sistemi in grado di tutelare i cittadini che eseguono la differenziata in maniera corretta oltre che l’ambiente e il decoro di Ragusa.

Ad esempio, potrebbe essere utile la creazione di un filo diretto, tramite un numero di telefono “ad hoc” per segnalare il vicino di casa scorretto che getta i rifiuti fuori orario o che non rispetta il calendario della raccolta differenziata. E’ opportuno che con la collaborazione dei cittadini si individuino coloro che non ne vogliono sapere di differenziare i rifiuti e, in barba a disposizioni, regole e ordinanze, conferiscono i rifiuti fuori orario o li abbandonano indiscriminatamente sui marciapiedi. Per questi è necessario prevedere un richiamo e poi una sanzione amministrativa. E’ una questione di civiltà. E siamo certi che anche Ragusa la vincerà a patto che sia messa nella migliore condizione per poterlo fare. Ho esposto queste idee in Consiglio comunale e ho trovato un sindaco attento a recepirle”.

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