Vita Cristiana

Pubblicato il 17 Settembre 2018 | di Agenzia Sir

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La festa di San Francesco nel centro storico

Hanno preso il via domenica e proseguiranno per sino a giovedì 4 ottobre, i solenni festeggiamenti in onore di San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia, programmati nella parrocchia di piazza Cappuccini a Ragusa, retta dal parroco Nicola Iudica.

Numerosi gli avvenimenti religiosi in programma per rendere queste celebrazioni ancora più significative e più coinvolgenti sul piano spirituale. Tutto ha avuto inizio domenica, nella chiesa situata nel centro storico di Ragusa superiore, con la cerimonia della discesa del simulacro di San Francesco. Alle 18 la recita del Rosario e la coroncina, poi la celebrazione eucaristica , per l’occasione presieduta dal vicario generale della diocesi di Ragusa, padre Roberto Asta. E’ seguito alle 19,30 l’intervento di Francesco Gurrieri sul tema “San Francesco; un modello per l’arte, un esempio per la vita”.

Lunedì è il giorno della festa dell’impressione delle stimmate. Alle 18 ci sarà la recita del Rosario e la coroncina a San Francesco d’Assisi mentre alle 18,30 sarà celebrata la santa messa. “Ci accingiamo a festeggiare San Francesco d’Assisi – dice il parroco – che è una occasione per la comunità parrocchiale in quanto momento di crescita reciproca. E’ importante la partecipazione di ognuno dei parrocchiani agli appuntamenti previsti. Tutti siamo figli di famiglia, la grande famiglia dei figli di Dio che, avendo in comune il Padre misericordioso, è comunità di fratelli. E se manca qualcuno la gioia della festa si impoverisce. San Francesco, con la sua radicalità evangelica nella sua autenticità umana, con la sua simpatia e cortesia fraterna, fu generatore e ispiratore di umanità. Fu uomo di ascolto, sempre attento alla voce di Dio e degli altri; fu uomo di accoglienza verso tutti e ancor di più verso i poveri e i bisognosi; fu uomo di impegno nel suo ambiente, dilaniato dalle violenze, dall’esclusione delle persone. La sua forza attraente e suggestiva si manifesta nella capacità di tradurre la Parola del Signore in termini non solo teologici ma anche umani e sociali, vivendo il Vangelo simultaneamente in tutte le sue relazioni; verso Dio, verso gli uomini e verso gli esseri della creazione. Celebrare la festa di San Francesco significa per noi non solo cantare le sue lodi ma anche lasciarci coinvolgere dagli appelli del Vangelo e del nostro mondo di oggi, rinnovando la nostra vocazione cristiana”.

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