Vita Cristiana

Pubblicato il 2 Ottobre 2018 | di Redazione

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Andando per mille strade e in compagnia alla ricerca ognuno della propria strada

Per mille strade, un unico desiderio: camminare insieme.

“Se vuoi arrivare in fretta, va’ da solo, se vuoi andare lontano, cammina in compagnia”. Credo che questo famoso proverbio africano, che tra l’altro anche Papa Francesco ha citato nel suo discorso, possa sintetizzare molto bene l’esperienza unica del cammino che tutti i giovani d’Italia hanno compiuto per giungere a Roma e incontrare il Santo Padre. Noi giovani della diocesi di Ragusa abbiamo percorso la via Francigena, nel tratto che va da Viterbo alla capitale.

“Per mille strade… siamo qui”, lo slogan dell’incontro a Roma. Tante strade, diverse, quelle percorse dai tanti giovani provenienti da tutte le diocesi d’Italia. Tante strade, tanti cammini, tante vite, ognuna diversa dalle altre. Tante strade, una meta, Roma: punto di incontro e di partenza perché si realizzi il desiderio di continuare a camminare insieme (sinodo vuol dire proprio questo: syn = insieme, odos = via, cammino), non soltanto come abbiamo fatto per giungere all’incontro con il Papa, ma soprattutto nel nostro essere Chiesa che percorre le strade del mondo, in ascolto di uomini e donne, giovani e meno giovani, perché la luce del Vangelo possa brillare in ogni luogo e riportare gioia e speranza nel cuore di ciascuno.

L’esperienza del camminare insieme, lungo la via Francigena, è stata l’occasione per riscoprire anzitutto se stessi. La strada ti offre l’opportunità di interrogarti e di riflettere. Una domanda in particolare ci ha guidati: “Che cosa cercate?” (Gv 1,38). Camminare e cercare: la strada è un’immagine molto significativa per indicare la vita di ciascuno. Che cosa cerchi? Che cosa desideri? O meglio, chi cerchi? Chi vuoi essere? Ognuno ha fatto risuonare nella mente e nel cuore queste domande. C’è chi ha trovato risposte, chi ancora si interroga, chi ha trovato nuovi interrogativi per la propria vita, per il proprio presente e futuro. In fondo, la ricerca ti spinge a camminare e se non hai più domande ti fermi e non vai più avanti.

Il cammino ci ha donato dei compagni di viaggio. La strada allora è diventata il luogo della relazione con l’altro che cammina accanto a me, che fatica con me, che gioisce con me. È vero che la strada, come la vita, è tua, è personale. Ma è altrettanto vero, e lo credo fermamente, che senza un “noi” il cammino si trasformerebbe in una corsa affannata, il cui obiettivo è soltanto la meta, e che una volta giunti a destinazione rimarrebbe solo un “brutto” ricordo o un’impresa quasi eroica. Camminare insieme è stata l’esperienza più bella e arricchente di questi giorni. Abbiamo parlato, abbiamo condiviso le nostre esperienze, le nostre vocazioni, le nostre aspirazioni. Abbiamo fatto silenzio. Ci siamo sostenuti nella fatica, abbiamo atteso chi era rimasto indietro e non abbiamo esitato a condividere l’acqua delle nostre borracce (è una delle cose più importanti da portare per affrontare la strada!). Camminare insieme ti alleggerisce il peso dello zaino, ti allevia il dolore ai piedi, rende la strada più facile da percorrere. In fondo, non è così anche la vita?

La strada poi è il luogo in cui si sperimenta la presenza di Dio, contemplando il creato, tacendo e pregando nell’intimità del cuore o insieme ai compagni di viaggio. Camminare e ascoltare il suono dei nostri passi mia ha fatto pensare a Gesù che percorreva le strade della sua terra, o ai discepoli mandati ad annunziare il regno di Dio di casa in casa; e poi a Gesù che cammina con i due viandanti verso Emmaus. Questa è l’immagine più bella che ho portato con me lungo il cammino.

L’incontro con Papa Francesco ci ha messo nel cuore tanta speranza. Eravamo migliaia al Circo Massimo. Non è vero che la Chiesa non è più giovane, non è vero che i giovani non hanno più ideali o non desiderano costruire un futuro migliore. Alcuni giovani si sono raccontati al Papa, hanno posto tante domande che sintetizzavano molto bene i temi e le questioni che tanti loro coetanei oggi si pongono. Papa Francesco ha risposto, diretto come sempre, con semplicità ma con grande forza. Le sue parole hanno riacceso in noi il desiderio di continuare a camminare insieme e ci hanno trasmesso la volontà e lo sforzo che la Chiesa ogni giorno fa di stare al nostro passo, accanto ad ogni uomo, accanto ai giovani.

“Se vuoi arrivare in fretta, va’ da solo, se vuoi andare lontano, cammina in compagnia”. Uomini e donne non ci si diventa da soli. Camminare insieme ti fa diventare grande, ti fa diventare uomo, ti fa diventare donna, ti fa essere felice davvero.

Mario Modica

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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