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Pubblicato il 16 Ottobre 2018 | di Agenzia Sir

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L’Anmil denuncia la crescita delle malattie professionali

I numeri sono eloquenti : gli infortuni denunciati nel 2016 in Italia sono stati 641mila, nel 2017 sono diminuiti dello 0,1%. In Sicilia il calo è stato del 4,4%, a Ragusa, invece, si è registrata una diminuzione del 3,6% passando dai 1.824 infortuni del 2017 ai 1.760 del 2018. Per quanto riguarda gli infortuni mortali, dopo la crescita del 2017, nel 2018 si è registrato un calo in provincia di Ragusa (da 4 a 1) mentre si registra un aumento nell’isola (da 77 a 80). Sono alcuni dei dati snocciolati domenica scorsa quando è stata celebrata, anche a Ragusa, la 68esima Giornata nazionale delle vittime del lavoro organizzata dall’Anmil, l’associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro. La manifestazione è stata aperta da una santa messa tenutasi nella Cattedrale di San Giovanni Battista, celebrata da don Giorgio Occhipinti, direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute. E’ proseguita con la deposizione di una corona d’alloro in viale del Fante, presso il monumento ai caduti che sorge proprio di fronte al palazzo della Provincia. Quindi la cerimonia civile alla sala ricevimenti Giardino Rosa. Numerose le autorità intervenute. C’era il vicario del prefetto, Concetta Caruso, il sindaco, Giuseppe Cassì, con l’assessore Giovanni Iacono e l’assessore Raimonda Salamone, i consiglieri comunali Sergio Schininà e Carmelo Anzaldo, il maestro Franco Cilia, l’assistente sociale Francesca Mangiapane dell’Inail. L’Anmil era rappresentata dal presidente territoriale Maria Agnello e dal presidente regionale Antonino Capozzo. Sono stati poi illustrati altri dati come quelli riguardanti le malattie professionali denunciate. Anche in questo caso si registra una flessione a livello nazionale con un calo del 3,7% e del 7,1% nell’isola (da 1.706 a 1.585). Nel Ragusano, invece, le denunce per malattie professionali hanno subito una crescita vertiginosa, passando dai 26 casi del 2017 ai 55 del 2018, con un aumento, cioè, pari a oltre il 111%.

“Una circostanza – ha sottolineato il presidente Agnello – che ci spinge a fare sempre di più e meglio sul fronte della cultura della sensibilizzazione. Possiamo contare, come Anmil, su 1.500 associati ma non dobbiamo dimenticare che il numero complessivo degli invalidi sul lavoro è di circa 2.800 persone, sempre per quanto riguarda l’area iblea. Ecco perché, come Anmil Ragusa, ci stiamo scommettendo sempre di più su determinati aspetti legati alla formazione e alla sensibilizzazione”. “Dobbiamo cercare di annullare – sottolinea il presidente Capozzo – questa falsa cultura della solidarietà nei confronti degli invalidi sul lavoro quando, invece, basterebbe applicare le leggi che già ci sono in ordine alle categorie protette. Non ci tiriamo indietro e, anzi, faremo il possibile per fare in modo che questa cultura della sensibilizzazione possa attecchire ovunque”.

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