Politica

Pubblicato il 17 Gennaio 2019 | di Agenzia Sir

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L’assenza di fiducia nella politica uno dei punti deboli del nostro Paese

La politica e le istituzioni pubbliche sono un bene fragile nel nostro Paese.

Quelle che fatichiamo a coltivare e che consideriamo meno importanti. Però sono un elemento essenziale, perché attraverso di loro si rende possibile un governo della città.

Disinteressarsene diventa pericoloso: si rischia di procedere per inerzia trasportati da correnti che non controlliamo, oppure si rischia di lasciarsi guidare da altri che potrebbero condurre la barca senza ascoltare le esigenze di tutti, soprattutto dei più deboli.

La politica e le istituzioni sono la dimensione più debole tra le 12 che disegnano il quadro della qualità della vita in Italia. Lo ha evidenziato il nuovo Rapporto sul Benessere equo e sostenibile. Tutte le altre dalla salute, all’istruzione, dal lavoro alle relazioni sociali, dall’ambiente al patrimonio culturale raggiungono valutazioni superiori a 8 punti su 10 per i cittadini italiani.

L’unica dimensione che raggiunge appena i 7,4 punti è la politica. Quello che manca evidenzia il Rapporto è la fiducia: nel Parlamento, nel sistema giudiziario, nei partiti, negli altri. Questa assenza diventa il punto debole del nostro Paese.

Invece c’è una responsabilità personale che ognuno di noi ha nello stimolare la vita politica. Lo aveva ben chiaro il sindaco di Firenze Giorgio La Pira il quale, nel 1954 in occasione della consegna delle case costruite in un quartiere di Firenze, si rivolse ai cittadini a cui venivano assegnate chiedendo nel suo discorso, pronunciato per l’occasione, cura per i luoghi: «Custoditene le piazze, i giardini, le strade, le scuole; curatene con amore, sempre infiorandoli e illuminandoli, i tabernacoli della Madonna, che saranno in essa custoditi; fate che il volto di questa vostra città sia sempre sereno e pulito».

La qualità della politica, è inutile nasconderselo si origina dai cittadini, da ogni cittadino dalla capacità di preservare gli spazi comuni, di promuovere azioni che migliorino le condizioni di una zona dalla pulizia di un parco alla raccolta differenziata, dalla cura per i beni, come gli edifici scolastici o i monumenti storici, alla denuncia per le strade dissestate, dall’attenzione al vicino di casa al rispetto delle norme fiscali. Sono tanti piccoli gesti che costruiscono nella quotidianità fiducia.

Come ha espresso Papa Francesco nel suo Messaggio per la giornata della Pace 2019: «Ognuno può apportare la propria pietra alla costruzione della casa comune. La vita politica autentica, che si fonda sul diritto e su un dialogo leale tra i soggetti, si rinnova con la convinzione che ogni donna, ogni uomo e ogni generazione racchiudono in sé una promessa che può sprigionare nuove energie relazionali, intellettuali, culturali e spirituali. Una tale fiducia non è mai facile da vivere perché le relazioni umane sono complesse. In particolare, viviamo in questi tempi in un clima di sfiducia che si radica nella paura dell’altro o dell’estraneo».

 

Andrea Casavecchia

 

 

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