Pubblicato il 23 Gennaio 2019 | di Agenzia Sir
0Lezioni di rianimazione guidate dall’Asp
A Giarratana per formare i cittadini sulle tecniche di rianimazione cardiopolmonare e uso del defibrillatore si è mobilitata l’Azienda sanitaria, collaborata dall’Amministrazione comunale.
I docenti dei corsi di formazione sono gli istruttori del Centro di Formazione IRC Aziendale – Asp, diretto dal dott. Antonino Nicita, e si svolgeranno nella sede di dell’Asp di via Roma, n. 214 (i locali dell’ex poliambulatorio). Il percorso formativo metterà i partecipanti nelle condizioni di: riconoscere i segni di allarme dell’attacco cardiaco; conoscere le finalità e limiti della rianimazione e defibrillazione.
I partecipanti sapranno valutare l’assenza dello stato di coscienza, del respiro e del circolo, eseguire la ventilazione bocca a bocca e bocca-maschera, svolgere il massaggio cardiaco esterno, utilizzare il defibrillatore, compiere la posizione laterale di sicurezza ed effettuare le manovre per la disostruzione delle vie aeree.
La formazione è rivolta a quanti hanno in dotazione gli otto defibrillatori presenti nel comune di Giarratana: operatori del Comune, operatori degli impianti sportivi, personale scolastico, personale della casa di riposo e personale dell’AVIS locale.
L’inizio del corso è programmato nella seconda metà di gennaio per concludersi nel mese di febbraio. Ogni anno in Italia si registrano circa 60.000 casi di arresto cardiaco, uno ogni 9 minuti.
Circa l’80% dei casi si verifica fra le mura domestiche, in luoghi pubblici o al lavoro. In sei casi su dieci i testimoni dell’evento sono i familiari più stretti del paziente, che si trovano a fronteggiare una situazione di emergenza senza sapere come intervenire, tanto che solo nel 20% dei casi tentano una manovra di rianimazione.
Di fronte ad un arresto cardiaco è decisiva, per la sopravvivenza e per la prevenzione di possibili esiti invalidanti, la presenza di qualcuno che sia in grado di effettuare un massaggio cardiaco e di utilizzare un defibrillatore semiautomatico.
La possibilità di salvare una persona colpita da arresto cardiaco è tempo-dipendente e si riduce del 10% circa per ogni minuto che passa senza interventi. L’unica terapia efficace è la defibrillazione precoce abbinata alla rianimazione cardiopolmonare.
Spesso il tempo a disposizione non è sufficiente per permettere l’arrivo, in tempo utile, del sistema di emergenza 118, per cui un adeguato addestramento alle manovre di rianimazione cardiopolmonare a larghe fasce di popolazione e la diffusione dei defibrillatori sul territorio sono un’esigenza irrinunciabile per salvare una vita e “consegnare nelle mani” dei soccorritori professionisti il paziente nelle migliori condizioni possibili.