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Pubblicato il 18 Febbraio 2019 | di Agenzia Sir

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La Cisl denuncia le emergenze strutturali nella zona iblea

Le emergenze della provincia di Ragusa sono state illustrate al tavolo delle priorità del nuovo segretario regionale Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio. E il segretario dell’Ust Cisl Ragusa Siracusa, Paolo Sanzaro si esprime così: “Il nodo infrastrutturale resta cruciale per il rilancio dello sviluppo economico locale. Ho già espresso le emergenze siciliane al nuovo segretario regionale della Cisl Sicilia, Sebastiano Cappuccio, a cui ho avuto modo di fare gli auguri di buon lavoro: da sottolineare le emergenze del territorio provinciale di Ragusa che devono trovare ospitalità nell’ambito di una piattaforma rivendicativa più ampia e comune all’intera area isolana”. E Paolo Sanzaro, che condivide l’allarme lanciato dal segretario nazionale del sindacato Annamaria Furlan, presente all’elezione di Cappuccio, sulle gravi condizioni in cui versa l’intera isola, prosegue: “Facciamo i conti, e questo purtroppo accade anche nel territorio dell’area iblea , con una disoccupazione alta e, soprattutto, con un blocco degli investimenti che presuppone il fatto che non esista lo straccio di una strategia per il rilancio. A quanto sembra, si pensa solo a curare, quando è possibile, le emergenze occupazionali che, di volta in volta, si presentano nei vari settori. Ma nessuno sta pensando a studiare dei percorsi che garantiscano di riavviare l’economia, circostanza che può garantire un minimo d’ossigeno al sistema produttivo e, quindi, all’occupazione”. Sanzaro continua: “ Il segretario Cappuccio, poi, conosce bene la nostra realtà e sa bene quanto la questione infrastrutturale, per il momento congelata a più livelli, sia cruciale per rilanciare queste prospettive di crescita. Dall’aeroporto di Comiso al porto di Pozzallo, passando per la Ragusa-Catania e per l’autostrada Rosolini-Modica, senza dimenticare il potenziamento delle ferrovie, abbiamo a che fare con una serie di punti che devono rappresentare la base per la crescita economica dell’intera area. E, invece, in provincia di Ragusa stiamo facendo i conti con la mancanza di fondi al Libero consorzio che rischia di determinare la paralisi di ogni attività, con la ventilata chiusura o il ridimensionamento occupazionale della grande industria, con una serie di tagli che minano alla base ogni occasione di rilancio. Non è questa la provincia di Ragusa che vogliamo. E siamo certi che il neosegretario regionale Cappuccio ci aiuterà nel perorare la causa di un territorio un tempo precursore in Sicilia per quanto riguarda lo sviluppo e che, adesso, deve puntare a ritrovare quell’identità smarrita che aveva fatto sì che fosse definito l’isola nell’isola”.

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