Società

Pubblicato il 4 Marzo 2019 | di Redazione

0

La festa dei ragazzi di Azione Cattolica

In marcia verso un futuro di pace.

La sveglia di domenica 17 febbraio non ha mai suonato! L’adrenalina scorre nelle vene, il buon umore scopre un sorriso smagliante. Anche quest’anno l’Azione Cattolica dei Ragazzi festeggia la Pace, con una tavola apparecchiata e con un menù da leccarsi i baffi. Nessun particolare è stato trascurato, dalla tovaglietta per ospitare i piatti, alle ricette più gustose. Mancano gli invitati. Ancora poche ore al loro arrivo! Sono 776 anime colorate e saporite che aspettano solo di essere accolti. Tutto è pronto! Un suono di tromba e inizia la giornata. Tra una classificazione di paste e di calorie e un giro di pizza, ci si ferma a giocare con gli amici della lontana Africa, che propongono il gioco “Samanachighel”, tipico della loro infanzia, detto tra noi una rivisitazione africana del conosciutissimo gioco “pugno-cutugno”, perché in fondo, la voglia di mettersi in gioco e di divertirsi non diversifica ma solo accomuna. Anche la chiamata al servizio dei piccoli è stata accolta da insegnanti, genitori, educatori, medici, dirigenti di banca e persino il presidente dell’ordine dei dottori commercialisti, perché in fondo i piccoli ci stanno a cuore. “Sono loro il nostro futuro!” non è solo un motto da tirare fuori nelle grandi occasioni ma diventa obiettivo di un progetto che va accompagnato e tutelato. Ma la mattina riserva tantissime sorprese, a cominciare dalla scoperta che la parola è strumento importante da utilizzare con consapevolezza, perché siamo bulli e non ce ne rendiamo conto e infine un sano e corretto utilizzo dei social network, ha visto i nostri cari 12/14 alle prese con la ricerca del post migliore da condividere.

Arriva l’ora del pranzo e “con stupore provo la ricetta, l’assaporo a fondo, senza fretta”; ci siamo nutriti, insieme al vescovo Carmelo ed ai nostri assistenti, con il Pane che fortifica e abbeverati con il Sangue che rallegra. Recuperate le forze si parte marciando per le strade di Ragusa, verso villa Margherita. Un impasto di colori, un coro di voci all’unisono, rendeva visibile la Pace; e pensare che la Pace è sempre presente e neanche la vediamo. I nostri piccoli soci di A.C. ci hanno preso proprio gusto a marciare per la Pace, hanno superato ostacoli, hanno incontrato personaggi insoliti e finalmente sono arrivati a destinazione. La gioia, la commozione del sindaco Peppe Cassì, nel vedere la città che rappresenta con un nuovo volto, allegro e motivato. La gratitudine del direttore della Caritas, Domenico Leggio e del cappellano del carcere, don Carmelo Mollica, nel ricevere i tanti doni raccolti dai ragazzi. Tra un canto e un ballo la festa volge al termine e i ragazzi ringraziano il buon Gesù per aver vissuto una giornata ricca di emozioni. Grazie ragazzi, grazie Acr e, come un bambino a cui trema la voce, grazie a Te che non ti stanchi mai di prenderti cura di me, di prenderti cura di noi.

Raffaella Refano

Tags: , , ,


Autore

"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Torna Su ↑