Vita Cristiana

Pubblicato il 14 Marzo 2019 | di Redazione

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Da Panama alla nostra Ragusa, una Chiesa giovane per i giovani.

Si è da poco conclusa la Giornata Mondiale della Gioventù di Panama, ma le parole pronunciate da Papa Francesco durante la messa conclusiva, risuonano ancora dal campo “San Juan Pablo II” e giungono fino al cuore della Diocesi di Ragusa, una Chiesa che gode di molte risorse umane e spirituali che è chiamata adesso a mettere a disposizione delle nuove generazioni.

I giovani, infatti, oggi chiedono alla Chiesa ragusana di essere accompagnati nella ricerca del senso della vita; hanno bisogno di porsi un’autentica domanda vocazionale: «Signore, cosa vuoi che faccia? Dove posso applicare me stesso, le mie doti e i miei interessi? Dove vuoi inviarmi, in quale sofferenza?». Per questo abbiamo bisogno di adulti che non mostrino la pretesa di conoscere già tutto, ma che siano compagni di viaggio nel cammino dell’esistenza terrena, che sappiano ascoltare e che siano esempi edificanti ai quali poter guardare con ammirazione, come un modello da seguire.

Occuparsi dei giovani è una missione troppo importante che non può essere demandata solo a qualche giovane educatore, ma è un compito che deve stimolare e mettere in crisi tutta la comunità cristiana. Questo è sicuramente un cammino impegnativo, perché si tratta di far incontrare generazioni diverse, per cui tale iniziativa può realizzarsi solo in un clima di fiducia reciproca, che presuppone una richiesta d’aiuto dei giovani verso gli adulti, ma anche viceversa, degli adulti verso i giovani.

I giovani sognano una “Chiesa Sinodale”, che cammina insieme verso un fine comune: «in pratica la “sinodalità” comporta il dialogo e la comunicazione tra i diversi soggetti ecclesiali e la partecipazione a un’opera comune secondo il proprio stato di vita nella Chiesa». La Chiesa Sinodale è, pertanto, capace di gioire della presenza dei ragazzi al proprio interno, è capace di amare i giovani e di ritenerli un tesoro prezioso da valorizzare e non come una minaccia alla logica atrofizzante del “si è fatto sempre così”.

I giovani, inoltre, non sognano una Chiesa che offra una spiritualità sensazionalistica, che ricerchi l’emozione del momento ma che poi svanisce nella quotidianità; essi vogliono vivere un’esperienza di Fede incarnata, che consenta loro di percepire che non si è soli nel cammino della vita, ma che il Dio di Gesù Cristo vive e cammina con l’uomo per le strade del mondo, nelle occupazioni comuni e ordinarie. Essi chiedono una spiritualità che renda abili a vivere da cristiani credibili, ma hanno bisogno di testimoni autentici che trasmettano la bellezza della fede. Essi sognano comunità nelle quali è bello vivere insieme, lontane dalle logiche pessimistiche del mondo e dalla chiusura alla novità del Vangelo.

I giovani della Chiesa ragusana vogliono gridare al mondo: noi non siamo il futuro, noi siamo il presente, l’adesso di Dio! Crediamo pertanto,  che un vero cammino sinodale, un cammino di rinnovamento, con l’aiuto di Dio, possa divenire realtà… crediamo una Chiesa Giovane per i giovani.

Riccardo Spatola

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"Insieme" esce col n° 0 l'8 dicembre del 1984. Da allora la redazione è stata la "casa di formazione" per tanti giovani che hanno collaborato con passione ed impegno.



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