Pubblicato il 16 Maggio 2019 | di Redazione
0Il pellegrinaggio di Giorgia alla volta di Fatima
Mi chiamo Giorgia, vivo a Ragusa e dal 28 marzo sono a Lisbona, in Portogallo, perché sto partecipando al progetto di volontariato Estamos Juntos, della Caritas di Ragusa. Io ed Edith, la mia collega, viviamo in un appartamento appartenente alla Congregazione delle Ancelle di Nostra Signora di Fatima. Proprio da queste suore è arrivato l’invito ad unirci ad altri giovani per il pellegrinaggio verso la città di Fatima, in occasione dell’anniversario delle apparizioni della Madonna (in portoghese Nossa Senhora) ai tre pastori Francisco, Jacinta e Lucia, avvenuto il 13 maggio del 1917. Un invito al quale ho subito risposto di sì, non sapendo a cosa andassi incontro! Il 10 maggio da Lisbona siamo partiti in treno verso Santarém, e da lì l’indomani di buon mattino ci siamo messi in cammino verso Fatima. Attraversando campagne e paesini, dialogando e cantando (canzoni in portoghese delle quali non conoscevo le parole ma dal suono dolce e piacevole) e pregando, passo dopo passo abbiamo percorso più di 20 km. Durante il tragitto ci fermavamo per recuperare le forze, per raccoglierci in preghiera e contemplare l’essenza di questo pellegrinaggio. Le temperature superavano i 30 gradi, ma la strada scorreva nella gioia, dialogando con gli altri pellegrini (di grande aiuto per ampliare il mio dizionario di portoghese) e godendo della vista di bellissimi paesaggi, immersi nella natura. La sera siamo stati accolti da diverse famiglie per fare la doccia e poi siamo andati in chiesa, dove abbiamo cenato tutti insieme e siamo stati coccolati da volontari con piacevolissimi massaggi ai piedi, prima di dormire.
L’indomani, 12 maggio, di nuovo sveglia presto: solo 20 km ci separavamo da Fatima e nonostante la stanchezza del giorno precedente, eravamo spinti dalla fede che si respirava nell’aria e ci univa. Gli ultimi km sono stati quelli più pesanti, ma anche quelli più intensi, in quanto ci avvicinavamo sempre più alla meta tanto ambita. Non ero mai stata a Fatima né avevo mai partecipato ad un pellegrinaggio e quando sono arrivata nella piazza del Campanile del Santuario mi sono commossa nel vedere in prima persona un posto pieno di storia e di fede, quella stessa fede che ha spinto milioni di persone a visitare il Santuario.Il pomeriggio abbiamo partecipato alla messa domenicale, tenutasi nella maestosa Basilica della Santissima Trinità, piena di gente proveniente da ogni dove. In serata sono tornata a casa, accompagnata dalle suore, con le gambe a pezzi ed i piedi dolenti, ma con il cuore pieno di gioia per i doni ricevuti: la preghiera e il raccoglimento, ma anche l’amicizia e la condivisione.