Società

Pubblicato il 22 Maggio 2019 | di Agenzia Sir

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In discussione le conquiste dei non vedenti

Le conquiste ottenute nel corso degli anni, oggi sono sempre più messe in discussione, e sull’argomento il presidente provinciale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti della provincia di Ragusa, Salvatore Albani, ha diffuso una lettera aperta indirizzata a tutti i non vedenti del territorio ibleo.

“La nostra storica e gloriosa associazione – scrive Albani – nell’ultimo secolo ha dato dignità, istruzione, lavoro, cultura, integrazione sociale ai ciechi e agli ipovedenti oltre a rivestire un grandissimo e fondamentale ruolo propositivo nei confronti dello Stato anche per la concessione della pensione e dell’indennità di accompagnamento che oggi tutti i non vedenti percepiscono. Forse non tutti sanno che dietro ad ogni conquista sociale strappata allo Stato per i ciechi e per gli ipovedenti c’è stata sempre una storia di sofferenza e di lotta sociale portata avanti nel corso degli anni dai dirigenti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per raggiungere le pari opportunità e per ottenere gli stessi diritti e gli stessi riconoscimenti degli altri cittadini appartenenti alle fasce sociali cosiddette meno deboli”.

Il presidente Albani, poi, chiarisce che “oggi più che mai le nostre conquiste sociali di tanti anni sono quotidianamente messe in discussione per la profonda crisi economica che attanaglia il nostro Paese e che porta i nostri governanti ad operare tagli indiscriminati alla spesa pubblica cercando ripetutamente di colpire in primis le fasce più deboli della popolazione, a cui noi ciechi ed ipovedenti certamente apparteniamo. L’ Uici è riuscita con sforzi immani e con grandi sacrifici a salvaguardare finora le nostre pensioni di cecità civile, le nostre indennità di accompagnamento, i nostri diritti sociali conquistati sul campo ed è sempre pronta a vigilare e a prendere consapevolezza delle difficoltà che purtroppo sono presenti e crescenti. Ecco perché chiedo a tutti i non vedenti della nostra provincia, come non ho mai fatto finora, nel nome dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e nel nome dell’unità della nostra categoria e della forza che ci rimane e ci contraddistingue con l’impegno di tutti i livelli associativi, di unirsi all’associazione perché c’è bisogno di tutti, affinché si aderisca a una realtà che, pur tra mille difficoltà, continuerà a dare assistenza a tutti i ciechi ed ipovedenti, ad erogare i servizi istituzionali a chi è non vedente”.

Il presidente Albani invita i non vedenti che non l’abbiano ancora fatto a mettersi in contatto con gli uffici della sede situata a Ragusa in via Giuseppe Fucà 2/b, nei pressi di piazza Vann’Antò. “Abbiamo bisogno – spiega ancora Albani – di stare tutti uniti per salvaguardare i nostri bisogni e le nostre conquiste sociali e solo con l’impegno e l’unione di tutti possiamo pensare di continuare, pur nei limiti e con i problemi di tutti giorni, ad essere considerati cittadini fra i cittadini, persone fra persone, con gli stessi diritti e gli stessi doveri di tutti. Siamo certi che chi farà parte della nostra storica e gloriosa associazione percepirà la giusta dimensione di un mondo che appartiene ai non vedenti e di cui fanno comunque parte. L’auspicio è che questa lettera aperta possa fare sentire tutti coinvolti a far parte della nostra grande famiglia dei ciechi e degli ipovedenti italiani per condividere insieme un nuovo percorso comune fatto di future conquiste sociali e di solidarietà”.

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