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Pubblicato il 23 Maggio 2019 | di Comunicati Stampa

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L’Europa che sogniamo e che vogliamo costruire

In Occasione delle prossime elezioni europee, come Consulta delle Aggregazioni laicali della Sicilia,

  • consapevoli del turbolento momento storico che l’Europa sta attraversando per il soffiare di venti disgregatori, alimentati da logiche di esasperati nazionalismi o di demagogici populismi;
  • consci delle nobili idealità che ne hanno motivato la nascita , ma altrettanto consapevoli delle sue numerose inespresse potenzialità e delle incompiutezze programmatiche accumulate nel corso degli anni, che hanno smorzato ed offuscato il fascinoso sogno di una casa europea comune;
  • convinti dello straordinario ruolo sociale, etico e politico che l’Europa, se rinvigorita negli ideali fondativi ispiratori, può continuare a esercitare.

Esortiamo coloro che avranno l’onere e l’onore di rappresentare il popolo europeo nel parlamento di:

  1. considerare prioritaria la dignità della persona, fondamento della convivenza civile e criterio regolativo della politica, mai subalterna alla cieca egemonia di logiche economiche e finanziarie;
  2.  ispirare ogni atto e ogni riforma istituzionale, sociale e politica alla promozione della pace, alla difesa del Bene comune, alla democrazia, agli ideali di libertà e di giustizia sociale;
  3. affrontare con coraggiosa e creativa operosità le questioni sociali che travagliano il nostro continente, quali la problematica migratoria, il lavoro, la tutela dell’ambiente;
  4. alimentare con alto ed esemplare senso di responsabilità le motivazioni morali di un sana convivenza sociale all’insegna dell’unità, dell’accoglienza e della solidarietà, del rispetto delle regole civili;
  5. promuovere politiche sociali a favore della famiglia, dei giovani, dei meno abbienti e della custodia della vita;
  6. far maturare sempre più la cultura del rispetto delle regole contro le diverse illegalità ed opportunismi comportamentali che offuscano gli ideali comuni
  7. non misconoscere, nascondere, cancellare la radice cristiana dell’Europa, rispettosa della libertà di coscienza e con essa dei diritti fondamentali dell’uomo.

Auspicando che la società civile tutta :

  1. sia convinta protagonista dell’azione di rinnovamento culturale ed etico dell’Europa e metta in rete energie virtuose per una corale ritessitura del contesto sociale;
  2. sia animatrice di dialogo, di rispetto reciproco, e di pacifica e collaborativa convivenza delle diverse identità, preziosa fucina per progettualità di ampio respiro.

Chiediamo alla comunità cristiana di essere responsabilmente consapevole della sua identità affinché:

  1. contribuisca con determinazione al rilancio del progetto politico europeo, fedele agli ideali dei padri fondatori;
  2. si faccia coscienza critica, fermento culturale, presenza promozionale di alti valori e di unità .

Come cattolici, infatti, al di là del legittimo pluralismo politico che ci caratterizza e con rinnovato spirito di responsabilità e credibilità, non possiamo restare neutrali e indifferenti rispetto ai possibili scenari futuri, a cui l’Europa ,che sogniamo e che vogliamo costruire, si aprirà.

Ci richiama e ci conforta in questa direzione il ricco e sempre stimolante magistero della Chiesa: “L’Unione Europea nasce come unità delle differenze e unità nelle differenze. Le peculiarità non devono perciò spaventare, né si può pensare che l’unità sia preservata dall’uniformità. Essa è piuttosto l’armonia di una comunità. (Papa Francesco, Discorso ai capi di stato e di governo dell’Unione Europea in occasione del 60° anniversario della firma dei Trattati di Roma, 24 marzo 2017).

Le imminenti elezioni europee ci spingono quindi a richiamare tutti alla necessità di partecipare con spirito veramente democratico per respingere ogni forma di astensionismo. L’Europa futura potrà essere ancora più unita, solidale, accogliente e integrativa.

Consulta Regionale delle Aggregazioni Laicali

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