Vita Cristiana

Pubblicato il 24 Maggio 2019 | di Agenzia Sir

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Istituto delle Suore del Sacro Cuore vanto di Ragusa

Come annunciato,  al posto di Suor Cherubina Battaglia, come madre generale delle Suore del Sacro Cuore di Ragusa, è stata eletta Suor Ester Mazzara che è in atto preside dell’istituto Sacro Cuore di Siracusa.Il suo ruolo è quello di erede della Fondatrice dell’Istituto.

Era il lontano 10 giugno del 1910 quando la nobildonna Maria Schininà lasciò questo mondo dopo avere fondato il prestigioso Istituto Sacro Cuore, emblema della carità di questa terra iblea (la sua istituzione risale al 9 maggio 1889, prime componenti solo 5 umili consorelle). La festa liturgica della Beata è stata fissata in calendario il 12 giugno: la nostra comunità ha registrato il grande evento della Sua Beatificazione avvenuta il 4 novembre 1990.
Maria Schininà nacque a Ragusa il 10 aprile 1844, suo padre fu il Cav. Giambattista Schininà dei Marchesi di Sant’Elia e dei Baroni di San Filippo del Monte, mentre la madre era la N.D. Rosalia Arezzo Grimaldi dei Duchi di S.Filippo delle Colonne. Crebbe in un ambiente familiare dove venivano professati i principi cristiani, ricevendo un’educazione integerrima con l’aiuto del sacerdote Vincenzo Di Stefano, suo precettore, figura usuale nelle famiglie nobili.
Seguendo l’istinto della sua età frequentò, sempre con liceità, la danza, la moda, soprattutto la musica cui aveva una particolare predilezione; al punto che nel 1860, a 16 anni, divenne l’animatrice della costituenda banda musicale di Ragusa e in occasione dei festeggiamenti per l’Unità d’Italia ebbe il privilegio da parte del maestro della banda, di battere il tempo con la bacchetta, durante il concerto in piazza S. Giovanni. Ma questo mondo effimero non appagava l’animo di Maria: i suoi momenti più veri li visse nella ricerca interiore dell’Onnipotente cui si sentiva sempre più attratta.

La morte del padre segnò la svolta della sua vita: abbandonati ricevimenti e mondanità, si vestì con umiltà, visitando i bisognosi e la povera gente, i “tuguri” diventarono la “sua nova casa”, viene così soprannominata la “madre dei poveri”. La successiva morte della madre nel 1884, rafforzò la sua decisione di entrare in clausura: fu però mons. Benedetto La Vecchia Guarneri, arcivescovo di Siracusa, a dissuaderla e a convincerla a continuare il suo apostolato all’esterno, come prima direttrice della Pia Unione Figlie di Maria. E poi il 9 maggio 1889 il grande evento: la nascita della prima cellula dell’Istituto Sacro Cuore della quale è la Superiora, che ebbe come missione primaria il ricovero delle orfane abbandonate e povere e degli anziani invalidi. Da allora l’ istituzione si è sparsa a macchia d’olio in tutto il mondo: diede persino asilo ai profughi del terremoto di Messina del 1908.

Dopo la sua morte la sua opera sarà proseguita e potenziata dalle consorelle: l’impronta indelebile della Fondatrice rimane ancora oggi nelle decine di Istituti sparsi in Italia ed oltralpe, specie in terra di missione (Madagascar). Qui molteplici sono le attività svolte: educativo-assistenziali, ospedaliere, assistenza domiciliare, presenza viva nelle scuole e nelle parrocchie.
Le sue spoglie mortali sono custodite nella Casa Madre di Ragusa, all’interno del Convento, e sono meta di continuo pellegrinaggio da parte dei fedeli, così come il piccolo museo che accoglie i suoi oggetti personali.

 

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