Pubblicato il 10 Giugno 2019 | di Redazione
0La mia esperienza di servizio civile «Simile a un viaggio in mongolfiera»
Una pagina di diario di bordo, postuma, sopravvissuto all’egoismo civile del suo autore, dove tra le altre cose, si racconta la storia di un viaggio che potrebbe cambiarti l’esistenza di giovane ed indeciso. Bene, se avessi solo immaginato verso quale avventura io stessi salpando un anno fa avrei mollato gli ormeggi e sarei partito in mongolfiera sin da subito. Non avrei atteso oltre.
Mi chiamo Sandro è ho svolto il servizio civile in uno dei progetti della Caritas Diocesana di Ragusa e questa è un breve resoconto di come il servizio civile in Caritas ha modificato il mio modo di vivere e di pensare. Se non avessi capito cosa vuol dire fare il servizio civile, cosa significa veramente per un giovane avvicinarsi al mondo Caritas, alla sua rete di solidarietà, alla sua opera di missione segno, forse non sarei stato spinto a compilare la domanda con tanta motivazione, avrei avuto paura perché non avrei compreso cosa mi sarei perso. Vi spiego meglio; avrei avuto sicuramente il timore di credere in un’opera tanto complessa quanto genuina come aiutare chi non riesce, chi non può, chi è stato sconfitto dalla vita, chi ha paura di guardare più in là, paura di rimanere deluso e soprattutto di aiutare me stesso in un certo senso. Aiutarmi a superare un orizzonte, allungare il mio sguardo oltre la linea di terra più prossima, fatta di solidi ragionamenti di carriera, per sostituirla con una visione boreale, più evanescente ma genuina allo stesso tempo e paradossalmente ancora più in comunione con la mia idea di Umanità.
Un problema di scelte, che potrebbe affrontare qualsiasi ventenne con delle opzioni di vita da vagliare. Credo che dare a questo ventenne immaginario uno spunto su cosa sia il servizio civile sia, quanto meno, corretto da parte mia. Io posso confermarvi, con la gentile arroganza del sapere di cosa si parla, che l’esperienza di servizio civile sia un po’ come prendere una mongolfiera per esplorare il futuro. Sollevarsi placidamente verso una consapevolezza, un imparare a discernere meglio, a scegliere con più cognizione. Significa affrontare un viaggio esplorativo, mappare difficoltà e programmare interventi, percepire e scegliere che direzione prendere. Ovvero osservare, ascoltare, discernere nel mondo Caritas. Fare il servizio civile vuol dire, giovani coetanei, partire per un viaggio che di sicuro amplierà la vostra visione del mondo, le vostre conoscenze, allargherà i vostri orizzonti, di giovane ragazza o ragazzo. Vi farà scoprire che da soli non si salva nessuno, nessuno progredisce da solo.
Davvero uno strano viaggio in mongolfiera, condito di amicizie importanti, incontri inestimabili, rapporti umani e fisiologiche difficoltà. Come ogni viaggio, ogni progetto, ogni impresa, ogni scelta di vita, si parte con tanti dubbi, tante indecisioni. Le domande giuste sono quelle che ci permettono di proseguire, invece di sostare sul dubbio è meglio auto-interrogarsi e valutare la reazione che abbiamo; perché non farlo, è un buon punto di partenza. Perché non mettersi alla prova, uno migliore.
Sandro Tumino