Cultura

Pubblicato il 11 Giugno 2019 | di Agenzia Sir

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Ragusa e il Val di Noto Ibleo

E’ in libreria “Ragusa e il Val di Noto Ibleo”, una esauriente guida alla città e al territorio della giornalista Dolores Carnemolla, quarta guida che entra a far parte della neonata collana ‘Italia da scoprire’ dedicata alle bellezze artistiche, architettoniche e paesaggistiche delle città italiane e dei loro dintorni che non rientrano a pieno titolo tra quelle dei circuiti del turismo di massa ma che invece nascondono un altissimo potenziale turistico. La prima presentazione del libro, l’unica guida tascabile dedicata esclusivamente a Ragusa e al Val di Noto Ibleo, si terrà proprio a Ragusa nell’ambito del festival letterario “A Tutto Volume” – sezione “ExtraVolume” nella prestigiosa sede di Palazzo La Rocca domenica 16 giugno alle ore 17; l’autrice ne parlerà con Gianni Molè, Capo Ufficio Stampa Libero Consorzio Comunale di Ragusa. La guida “Ragusa e il Val di Noto Ibleo” è un viaggio nei tanti volti della provincia più a Sud della nostra penisola, in questa città e territorio densi di tradizioni e folclore che offrono oggi eventi culturali di risonanza nazionale, locali alla moda e molto altro, oggi alla ribalta grazie alla serie tv “Il commissario Montalbano” che ha contribuito a far conoscere questa parte del nostro Paese. L’autrice a questa terra deve parte delle sue radici e ci porta a scoprirne i segreti, descrivendola con dolcezza materna e la vitalità di un mare in tempesta.

Ragusa nasconde inestimabili tesori, tutti debitamente custoditi dall’Unesco, così come un’interessante produzione artigianale e artistica: i pregiati ricami, i tipici marranzani (meglio noti come “scacciapensieri”) e gli apparati decorativi dei carretti siciliani, ma anche arte – tra i grandi nomi il fotografo Giuseppe Leone e i pittori Piero Guccione e Salvatore Fiume – e musica, molta, sia classica che contemporanea. Numerosi sono i festival che animano Ragusa e i suoi dintorni durante tutto l’anno, da quelli religiosi a quelli dedicati alla gastronomia locale, oltre a quelli prettamente artistici o letterari. Ragusa è suddivisa in due parti, Ragusa Superiore e Ragusa Ibla (Jusu in dialetto), e saprà incantare il visitatore con i monumenti tardo barocchi o i suggestivi Giardini Iblei; tra le mete imperdibili: il Duomo di San Giorgio, la Cattedrale di San Giovanni Battista, il Castello di Donnafugata, il Museo Archeologico Ibleo.

Spostandosi di qualche decina di chilometri dalla città si possono raggiungere le altrettanto piacevoli cittadine di Modica e Scicli, oppure visitare le spiagge di Marina di Ragusa o far tappa nel “triangolo del vino” tra Comiso, Vittoria e Acate. Completano la guida le interviste a Lorenzo Licitra, tenore e vincitore di “X Factor 2017”, ad Alberto Sironi, regista de “Il commissario Montalbano” e a Ezio Occhipinti, albergatore e fondatore della rete di accoglienza territoriale “Sicilia Ospitalità Diffusa”. Tutti profondamente innamorati del territorio ragusano. Secondo Ezio Occhipinti si può cogliere l’anima del territorio ibleo spingendosi fin sopra la collina di Scicli, fino alla Chiesa di Santa Lucia e da lì godere di un tramonto emozionante. Lorenzo Licitra ci racconta che il suo posto «favorito è quello di Randello, dove, quando va a morire il sole, il cielo si colora di sfumature che sembrano abbracciarti e renderti una cosa sola con il mare stesso. […] Un’altra cosa che amo è vagare tra i vicoli di Ibla: tante volte la raggiungo a piedi attraverso le scale interne che la collegano a Ragusa nuova e scopro angoli e dettagli che regalano sempre una meraviglia rinnovata». Anche Alberto Sironi non smentisce la bellezza di questo territorio: «Mi piace la campagna attorno a Ragusa. Mi piace il verde delle colline. Mi piace che la gente ricordi con orgoglio le origini contadine, il legame con la terra».

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